Regia di Matthew Amos vedi scheda film
Un’ora di lezione di astrofisica fra canzoni e battute in compagnia del fisico Brian Cox, del comico Noel Fielding, della soubrette Hannah Waddingham e con un presentatore d’eccezione quale Eric Idle dei Monty Python’s.
Ok, le perplessità sono tutte valide: The entire universe è un prodottino miserrimo dal punto di vista della comicità, che offre una serie di gag abbastanza stereotipate e pochi sketch memorabili e che anche dal punto di vista delle musiche non regala granché di eccezionale. Eppure questa è la BBC del 2016: in prima serata manda una lezione di astrofisica destinata alla vasta platea casalinga britannica e, per quanto condita di battutine e canzonette neppure tanto sofisticate, è pur sempre qualcosa di istruttivo e che lascia un seme per un eventuale approfondimento da parte degli spettatori interessati. Uno show del genere dalle nostre parti è assolutamente impensabile, fine della discussione. Onore al merito quindi degli autori e dei responsabili della messa in onda di The entire universe, che con tutti i suoi palesi limiti (non ultimo un certo nozionismo fine a sé stesso, quando seppellito da giochetti di parole e risatine) propone comunque una buona dose di ‘divulgazione’; che intrattenimento e scienza non vadano perfettamente a braccetto pare ovvio, ma quest’ora spensierata vola e, francamente, meglio un siparietto su Einstein con la partecipazione speciale di Stephen Hawking di qualsiasi reality sconclusionato. Principali protagonisti qui sono il fisico Brian Cox, il comico Noel Fielding e la soubrette Hannah Waddingham; a presentare c’è nientemeno che Eric Idle, con musiche del suo fidato collaboratore John Du Prez. Matthew Amos, il regista, viene da una lunga serie di esperienze nel videoclip e nel film musicale, dai Blur agli Slipknot, dagli Iron Maiden a Violetta. 5/10.
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