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Star Wars: Episodio 1. La minaccia fantasma

Regia di George Lucas vedi scheda film

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La recensione su Star Wars: Episodio 1. La minaccia fantasma

di Antisistema
2 stelle

La saga di Star Wars oggettivamente è un prodottino incensato ben oltre i propri meriti artistici, per via di un esercito sterminati di nerd fanboy, che hanno fatto di tali film un vero e proprio culto religioso.
George Lucas, più che un regista, è solo un'infame capitalista famelico, il quale con questa sopravvalutata saga, c'ha fatto i miliardi contribuendo a mettere fine alla New Hollywood, visto che i produttori degli studios si orientarono sempre più verso film di pura evasione senza né arte e né parte. L'appetito di Lucas è insaziabile, così dopo oltre 20 anni dal primo film del 1977, rimette mano alla saga con una trilogia prequel che farà luce sul passato di Anakin Skywalker; alias Darth Vader, storico antagonista della saga.
Approfittando della rimessa in onda di tutti i film su Italia uno, ho deciso di rivedere anch'io tale saga, così da rinfrescare i ricordi, iniziando dalla Minaccia Fantasma (1999), che con questa arriva alla mia terza visione.

 


Ammetto che quando ero piccolo questo film fu il mio primo approccio a Star Wars (si iniziai con i prequel) e al suo universo; le sensazioni furono abbastanza tiepidi tendenti al negativo, dove solo la corsa degli sgusci su Tatooine riuscì a colpirmi, poiche Lucas aveva citato la famosa corsa dei carri di Ben-Hur di William Wyler (1959), pellicola a me sempre molto cara.
Nelle successive due visioni, tra cui l'ultima effettuata la settimana scorsa, il giudizio è diventato estremamente negativo. Criticare Star Wars Episodio I - La Minaccia Fantasma, è come sparare sulla croce rossa, quindi cercherò di non soffermarmi sulle solite cose che potrete leggere in una qualsiasi recensione negativa, ma cerchiamo di capire gli errori (che sono numerosi e sparsi per tutto il film).

 


Il problema principale risiede nella sceneggiatura, estremamente disorganica e priva di un focus specifico, dove il piano dell'antagonista è contorto e lambiccoso nel suo sviluppo, con numerosi momenti morti dove il film s'arena letteralmente (tutta la parte su Tatooine). La prova più lampante di questo caos? I primi 30 minuti dove cambiamo ogni 2-3 minuti ambientazione, passando dallo spazio, alle navicelle, al mondo acquatico, la reggia di Naboo sino ad un pianeta desertico... il risultato è che nessuno di questi luoghi resta impresso nella memoria, per via dei tempi narrativi sbagliati quanto affrettati.
Nel corso dei minuti in effetti viene il sospetto che tutta la pellicola sia solo un mero pretesto da parte di George Lucas per infarcire il tutto con un'ammasso di CGI senza né arte e né parte, che se già all'epoca era fastidiosa ed invasiva (credo non ci sia neanche un frame non ritoccato in post produzione), oggi a distanza di 20 anni risulta invecchiata veramente male. Lucas non è mai stato un grande regista, ed in questo film la sua incapacità nel saper costruire le immagine e adoperare con accortezza le inquadrature, viene a galla pienamente. Ogni sequenza è messa in scena con l'unico e solo scopo di mostrare (scadenti) effetti speciali plasticosi, che in non poche scene, mostrano palesemente il fianco, specie nell'enorme abuso di green screen, dove è palese che gli attori non hanno punti di riferimento e unito alla scarsa capacità di Lucas nel dirigere gli attori, abbiamo delle perfomance mediocri.

 


Il personaggio di Jar Jar Binks (primo personaggio interamente digitale nella storia del cinema), è diventato l'emblema di tutto ciò che è sbagliato nel film poiché è una figura inutile, autore di gag infine quanto poco divertenti e abbassa il tono della pellicola a misura di bambino. S'è preso talmente tanta merda, che sotto sotto mi sta anche simpatico, poiché accusato di ogni male, quando in realtà è l'intera operazione ad essere totalmente sbagliata.
La pigrizia con cui Lucas s'è approcciato ai prequel solo per fare soldi, senza avere il minimo rispetto per gli spettatori emerge nella (non) cura delle location. 
È tutto pulito, perfetto e levigato, così poco vissuto da essere totalmente irreale tanto che molte volte sembra che gli attori e la scenografia digitale, siano due elementi distinti e separati, che non interagiscono per nulla; prova palese dell'amore con cui il regista ha girato il film? Basta vedere i colpi dei fucili e pistole blaster, che colpendo le colonne o le pareti dell'edificio, non lasciano alcun segno di bruciatura, comunicando così un forte senso di distacco tra gli eventi in scena e la location... proprio come un videogioco dell'epoca se ci si fa caso.

 


In tutto questo i personaggi dove sono verrebbe da dire. Non ne ho parlato per un semplice motivo, sono inesistenti. Le caratterizzazioni sono per abbozzo assoluti; Qui Gon Jin (Liam Neeson) è il maestro Jedi saggio e buono, Obi Wan Kenobi (Evan Mc Gregor ) é la giovane testa calda, la regina di Naboo (Natalie Portman) è una rincoglionita amante della pace che cambia più acconciature e vestiti lei in 2 ore di film che Audrey Hepburn in tutta la sua filmografia, Anakin Skywalker risulta essere il solito bambino prodigio, Palpatine il cattivone dietro le quinte (lo sgami subito, e poi posso dirlo? Il piano è una merda, ma visto che sono tutti dei ritardati, incredibilmente funziona), Darth Maul un sith tamarro con look da wrestler che spiccica tre parole (è il miglior personaggio del film, perché Lucas ha il tempo evidentemente di scrivere i sui magnifici dialoghi degni di Billy Wilder), lo schiavista Watto è a caricatura del mercante ebreo ed infine Jar Jar Binks... no lui non ce l'ha un utilità, dovrebbe essere nelle intenzioni di Lucas autore di gag slapstik, ma sembra un giamaicano strafatto per tutto il tempo del film.
Ah già dimenticavo il grande maestro Yoda, il quale evidentemente ha fatto a pugni da piccolo con la maestra, poiché ogni volta che parla uccide l'analisi logica. Yoda a capo del consiglio Jedi (che a me sembra tanto una mangiatoia parastatale, atta ad intascare i soldi dei contribuenti visto che non serve a nulla), tutto sa, ma nulla risolve; degno del titolo di gran maestro; praticamente pone solo quesiti e domande su cui dovrà meditare, ma evidentemente quando medita s'addormenta e si scorda il dover cercare delle risposte... praticamente come il nostro presidente della Repubblica, che indica i traguardi da raggiungere, ma ovviamente si astiene dall'indicare come fare, apparendo agli occhi di molti "saggio" ed esperto.

 


Star Wars Episodio I - La Minaccia Fantasma è uno dei più brutti film della storia del cinema che mi sia capitato a tutt'oggi di vedere. Un film senza una regia, dei personaggi degni di questo nome, con dialoghi che durano pochi secondi e sono per 3/4 puntualizzazione di situazioni sotto gli occhi di tutti, attori diretti alla peggio e una colonna sonora piatta (anche l'osannatissima Duels of Fates m'è sembrata una partitura sopravvalutata nel suo tono ostentatamente apocalittico e pomposo; tipico di John Williams, il quale non mi è mai andato a genio). Come si dice... un'americanata fracassona tutto effetti speciali e zero cuore, ecco come si può riassumere l'intera pellicola e a dirla tutta, effetti speciali invecchiati malissimo, volete un raffronto? Il 1999 è l'anno del primo Matrix ed il confronto con il film di Lucas è veramente imbarazzante per quello che era considerato il padre degli effetti speciali. All'epoca nonostante tutti questi problemi, il film realizzò oltre 900 milioni di incassi, ma ricevette stroncature talmente feroci (anche se non sempre focalizzate sui problemi veri del film), che il regista dovrà correre ai ripari con il film successivo.

 

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