Regia di George Lucas vedi scheda film
Eccezionale negli effetti speciali e spettacolarità, come intrattenimento leggero, ma insipiente nei dialoghi e contenuti culturali della narrazione. Deludente la presentazione dell'Ordine dei Cavalieri Jedi e del loro Consiglio Supremo, sofferente di burocratismo politico
Star Wars La Minaccia Fantasma non mi ha minimamente emozionato. Gli effetti speciali sono strepitosi, così come le ricostruzioni degli ambienti in cui si muovono i protagonisti, ti immergono in un mondo fantascientifico complesso e credibile ed in alcuni casi con proposte scenografiche geniali, il massimo che si potesse ottenere una ventina di anni fa quando il film fu concepito e girato. Ma è il contenuto che è carente, soprattutto la presentazione dell’Ordine dei Cavalieri Jedi, in particolare il loro consiglio supremo è una delusione cocente, ma anche i due cavalieri Jedi protagonisti di questo episodio, sono assolutamente privi di alcun fascino e suggestione, quasi burocratici e puerili. I pochi dialoghi sono penosi, privi di argomentazioni, profondità, costrutto, esoterismo, motivazioni, cultura, escatologia,noesi, ecc., cioè quanto ci si aspetterebbe da un Ordine Equestre depositario di esperienza, cultura e storia secolare e con tanto potere da esercitare. Dialoghi che potevano essere scritti meglio da qualsiasi adepto professante new age che non sia troppo impasticcato. I personaggi sono privi di spessore e si è cercato di compensare questa inqualificabile carenza ricorrendo ad un'attenzione quasi maniacale ed ipercromatica ai costumi e scenografie. Un film, seppur disponente di grandi risorse sia finanziarie che tecnologiche, che manca di sottofondo culturale convincente, diventa solo un’operazione commerciale, furba finché si vuole e di grande mestiere, ma che non lascia nulla, non trasmette nulla, svolge solo una mera funzione di intrattenimento. Manca un equilibrio tra narrazione e quindi contenuti e svolgimento dinamico e spettacolare, il secondo aspetto occupa il 95% del film e quindi tiene occupato solo l’1% delle capacità cognitive dello spettatore non lobotomizzato, troppo poco. Insufficiente.
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