Regia di Lucio Pellegrini vedi scheda film
Che cos'è rimasto? La famiglia neppure da chiederselo, l'amore pur senza vincoli è sparito anche lui, la coscienza è in letargo, e se n'è andata pure la gelosia... Forse è rimasto solo il sesso, solo quello e basta. Il film sarebbe anche fatto bene e gli attori sono tutti simpatici, ma il quadretto che dipinge con una specie di divertito cinismo mi mette il latte alle ginocchia. Lo fa poi con un'assoluta naturalezza, neppure con la cattiveria che presuppone la consapevolezza di demolire dei valori o dei sentimenti umani, ma si comporta come se non fossero mai esistiti. Le persone coinvolte neppure soffrono per la loro situazione; ci pensano un attimo e poi ci ridono sopra. Anche se poi la vita nella realtà naturalmente non è così. E' interessante che il protagonista non prenda neppure in considerazione, dopo valanghe di bugie e una vita impossibile, di dover infine scegliere tra le due donne. Non è che le vuole tutte e due, semplicemente non ha il coraggio di scegliere e di parlare chiaro con nessuna di loro. Anzi, va avanti ad oltranza e poi si mette a flirtare con una terza donna... Che disperazione.
Quasi quasi preferisco la cattiveria di certi registi – che già non mi piace – che questo modo spensierato e sorridente di demolire tutto.
Tutta la trama.
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