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Enola Holmes

Regia di Harry Bradbeer vedi scheda film

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Barone Cefalu

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La recensione su Enola Holmes

di Barone Cefalu
2 stelle

Enola Holmes è un'operetta buffa ultra leggera e spesso superficiale, contornata da bravi attori tutti sopra le righe come chiesto da questo tipo di rappresentazione. Una caccia al tesoro ed un caso da risolvere per un pubblico di giovanissimi, trattati da stupidi sia chiaro, magari anche con sindrome da disattenzione e dalla noia facile, quindi stimolabili dal ritmo a volte frammentario e rapido, ed a volte estenuante e piatto dei dialoghi. Una sceneggiatura scritta più con emoticon che con frasi compiute.

 

Enola Holmes è letteralmente un prodotto cool, trend, figo tutto Netflix, corretto, che fa sembrare Piramide di paura del buon Barry Levinson, Quarto potere. Quel che infastidisce di più lungo tutto il film è l'attitudine e l'arroganza dei personaggi: non c'è mai un momento di fragilità, di cambiamento dei toni ma si avverte una pianificazione machiavellica dove la giovane Sherlock riesce ad ammiccare al pubblico anche quando è quasi in fin di vita. Rassicurare è l'imperativo.

 

Quante cose sono cambiate dai teen movies di una volta, quando appunto i teenager venivano trattati da persone abbastanza mature e non consumatori di un prodotto. Basti pensare ai film Disney di Stevenson, da Pomi d'ottone e manici di scopa a Mary Poppins passando dalla saga di Herbie, per esempio, o dai film per giovani degli anni '80, come il già citato Piramide di paura, dove ancora il brainwashing targato Netflix/Disney nuovo millennio (qualcuno ha detto Mulan?) era ancora una macabra fantasia Orwelliana.

 

Bravi gli attori ma bidimensionali, come la fotografia, le luci e saturazione dei colori, con un abuso smodato e fastidioso dello "sguardo in macchina" da parte della protagonista che di fatto impedisce qualsiasi empatia e complicità negli eventi, ma relegando la rappresentazione a videogame passivo dove non è possibile interagire se non coi tasti play e stop (consiglio quest'ultimo).

Enola Holmes, in una storia dove sentimenti usa e getta fanno da sfondo a misteri da parole crociate facilitate, rappresenta la volontà assolutamente consumistica ed irrispettosa nei confronti del pubblico, da condannare nel "cinema" a qualsiasi livello.

Per la trama rimando alla scheda del film.

 

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Ultimi commenti

  1. CineNihilist
    di CineNihilist

    HAHAHAHAHHAHAHAHAHAHH mi sono divertito un sacco a leggere la tua "demolizione" del film.

    Io sono molto più buono e l'ho trovato un discreto giallo per ragazzini, però concordo su molte critiche che muovi, io ci aggiungerei anche un femminismo giusto per questi tempi, ma poco credibile per l'epoca e abbastanza superficialotto veicolato così banalmente, però capisco che sia un prodotto per ragazzi quindi va bene così alla fine (per loro, per me non è abbastanza).
    Io poi ci ho trovato anche una morale che promuove l'individualismo di massa dando però delle certezze (come la scena dove è in fin di vita che citi anche tu) perfettamente in linea con il "brainwashing targato Netflix/Disney nuovo millennio" in cui i nuovi adolescenti devono essere solo dei consumatori e basta, al diavolo l'unione delle forze per abbattere un sistema fascio-capitalista, molto meglio che ognuno vada per la propria strada con le proprie forze perché l'imperativo è vincere e avere successo.
    Un propaganda neo-liberista di stampo ottocentesco che fa rabbrividire ai giorni nostri, che forse evidenziarla in questo film è alquanto esagerato (però l'analogia temporale dell'epoca!).

    Ah, poi ho visto il Sherlock Holmes più anonimo e sciatto della Storia del Cinema (è Cinema questo film o Televisione? Ormai non si capisce più oggigiorno) interpretato da un Henry Cavill ingessato ed inespressivo ormai assoldato da Netflix con l'altrettanto "grandiosa" (fa cagare) serie su The Witcher.

    E niente mi sono sfogato un po'.

    Bella recensione comunque, rapida e concisa ;D

    1. Barone Cefalu
      di Barone Cefalu

      Per me Enola Holmes non è un film, è, come hai detto tu forse senza farci troppo caso, un "prodotto". Su YouTube è indistingubile il film dal dietro le quinte, o dalle interviste. Sembrano far parte tutti di un pianificato lavaggio del cervello. Schifezze del genere andrebbero abolite, perché sono l'esasperazione di un prodotto di consumo inutile, superficiale, dannoso. Anche la politica che ci sta dentro è vomitevole, perché utilizza ideali, lotte, proclami, appiattendoli per essere fruibili a ragazzini ignari ed ignoranti

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