Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sleepaway Camp IV: The Survivor

di undying

1 stelle

Quarto titolo della serie realizzato come collage dei tre precedenti, a causa del fallimento della casa di produzione. Una modesta quantità di nuovo girato (5 minuti) è stato arbitrariamente inserito in questo pessimo mix di scene estratte dagli antecedenti capitoli. Distribuito solo nel 2002, come bonus extra disco per un cofanetto dvd.

Allison Kramer (Carrie Chambers) soffre di incubi ricorrenti e amnesia selettiva. Ritorna al campo dove poco tempo prima era avvenuto un massacro, nel tentativo di scoprire cosa sia realmente accaduto.

Carrie Chambers in bikini, peccato compaia solo per pochi minuti, nelle subliminali scene girate ex novo

Questo quarto capitolo nel progetto originale avrebbe dovuto costituire una sorta di riassunto, con collegamento tra tutti i precedenti episodi. Allison Kramer, infatti, avrebbe dovuto essere Angela, afflitta da grave amnesia. Purtroppo la produzione (Double Helix Film, la stessa dei capitoli 2 e 3) ha sospeso le riprese piuttosto precocemente a causa di un fallimento. In occasione di uno speciale cofanetto su Sleepaway camp, realizzato nel 2002 per un'edizione dvd, Sleepaway camp VI: the survivor diventa realtà, prendendo questa brutta configurazione. Una brutta configurazione perché in buona sostanza si tratta di un collage di sequenze estratte dai primi tre capitoli, con una didascalia iniziale che introduce la nuova protagonista (Carrie Chambers), ovvero la paziente del dott. Leewis: una donna in stato di amnesia, unica sopravvissuta ad uno dei massacri compiuto da Angela al campo. Su questo debolissimo incipit, vengono inserite immagini di materiale esistente senza alcun collegamento logico, arbitrariamente.

Carrie Chambers nell'incongruente finale

La grana delle immagini, differente a seconda del film riproposto, assieme ad un audio ballerino (ora alto, ora basso) contribuisce ad aumentare l'improvvisazione dell'operazione, a dir poco disordinata. Il materiale preesistente è del tutto estraneo alla lavorazione inedita (risalente al 1992), che si limita a una modesta quantità (meno di 5 minuti) di nuovo girato. Poche scene di Carrie Chambers in bikini su un lago, e un (non) finale insensato, con un ranger e un cacciatore. La serie prosegue con un quinto capitolo (Return to Sleepaway camp, 2008), al quale mette mano direttamente Robert Hiltzik, autore del primo - e unico della filiera - indimenticabile film, ripartendo esattamente dalla fine del capitolo uno. Come se i seguiti, via via peggiori l'uno dell'altro, non fossero mai esistiti. E sarebbe stato molto meglio, sia per il genere horror che per il buon originale lavoro di Hiltzik, offuscato da successive opere davvero inguardabili.