Regia di Michael A. Simpson vedi scheda film
Modesto sequel che ricalca malamente la sceneggiatura del predecessore, diretto fiaccamente e con attori poco convincenti.
Sono passati anni dai tragici avvenimenti accaduti a Camp Arawak. Angela (Pamela Springsteen), dopo un periodo di recupero, si è attribuita una nuova identità e ha trovato lavoro in un altro campo estivo. Purtroppo gli ospiti si comportano malamente, sollecitando così il suo istinto aggressivo.
Secondo capitolo diretto, come poi anche il terzo, dal poco ispirato Michael A. Simpson che si trova tra le mani una mediocre sceneggiatura opera di Fritz Gordon, basata sul personaggio androgino creato da Robert Hiltzik. Slewpaway camp II inizia con il solito gruppo di ragazzi che si racconta leggende metropolitane attorno a un fuoco, tra le quali ovviamente anche quella di Angela. Senza alcuno spunto narrativo, seguendo una logica da body count alla Venerdì 13, Simpson realizza un fiacco clone del predecessore, con qualche scena di nudo a rendere più piccante un thriller comunque privo di originalità e di ritmo. Decisamente inadatta Pamela Springsteen nel ruolo del killer ipersanguinario. Qualche truce delitto non è sufficiente a far scorrere più velocemente questo noioso sequel.
Sleepaway camp - La serie completa
- Sleepaway camp (Robert Hiltzik, 1983)
- Sleepaway camp II: unhappy campers (Michael A. Simpson, 1988)
- Sleepaway camp III: teenage wasteland (Michael A. Simpson, 1989)
- Sleepaway camp IV: the survivor (Jim Markovic, 1992 - 2002)
- Return to sleepaway camp (Robert Hiltzik, 2008)
Sleepaway camp II (Michael A. Simpson, 1988)
F.P. 11/05/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata 80'07")
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