Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Nella città' di Parigi, vengono rinvenuti i cadaveri dissanguati di alcune giovani ragazze. La verità sembra nascosta in una opulenta villa abitata da un'anziana duchessa e sua nipote. Un ispettore di polizia e un giovane giornalista indagano. Raffinato artigiano tra i più apprezzati del cinema popolare italiano, il veterano Riccardo Freda si e' guadagnato nel 1957, la paternità del primo film horror italiano realizzato. Più che che horror, questo I VAMPIRI e' una pellicola che affronta tematiche da fantamedicina, contaminata da una trama noir e poliziesca, riallacciandosi, in chiave contemporanea naturalmente, al personaggio della diabolica contessa Erzbeth Bathory. Non ci sono dunque veri e propri vampiri, almeno non come quelli che conosciamo grazie alle leggende e alle superstizioni popolari che ci sono arrivate dai Carpazi e che poi vedremo nelle innumerevoli pellicole Hammer. E' il primo horror italiano, e si vede. Molte ingenuità, dialoghi superficiali e interpreti, tranne Gianna Maria Canale e Carlo D'Angelo, alquanto modesti. Il film si rifà sul versante tecnico, visivo ed estetico, grazie ad effetti speciali tutt'altro che grossolani, la raffinata e sinistra fotografia in bianco e nero di Mario Bava (a quanto pare sarà lui a terminare le riprese del film) e le barocche e talvolta un po' troppo kitsch scenografie della villa. Horror acerbo e immaturo, ma ancora molto amato dagli appassionati, che ha il merito di spianare la strada all'horror gotico nostrano di cui Freda sarà uno dei migliori artefici.
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