Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Ritenuto il primo vero horror del cinema italiano,a parte un "Frankenstein" prodotto negli anni Dieci e sparito di circolazione,"I vampiri" di Riccardo Freda è più che altro un thriller con qualche connotazione fantastica,che fa ampio riferimento alla leggenda di Erszebeth Bathory,trattata anche in film differenti,sia per epoca che per taglio e qualità,come "Tre donne immorali" e "Hostel part II",che pare utilizzasse sangue di vergini per immergersi e mantenere la propria pelle giovane sfidando il tempo.Freda ebbe divergenze serie con la produzione e abbandonò la lavorazione prima di chiudere le riprese,che vennero terminate da Mario Bava,e tuttavia negli anni,la considerazione di "cult" per "I vampiri" è cresciuta,anche a livello di valutazione critica.Benchè il trucco della trasformazione "a vista",ottenuto semplicemente con il makeup e un gioco di luci sia realizzato splendidamente,ed il film abbia sia compostezza che ritmo,i dialoghi sono relativamente interessanti,e la vicenda non appassiona del tutto.Certo,l'occhio per il dècor,l'aura cupa e la recitazione di Gianna Maria Canale contribuiscono ad elevare questo lungometraggio,che merita comunque importanza per il valore di provare a scandagliare il genere orrorifico,che entro pochi anni assumerà spessore e raccoglierà interesse presso il nostro pubblico,ma non mancano fior d'ingenuità lungo tutta la proiezione.
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