Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Considerato l’anno di uscita, siamo alle prese con un mezzo capolavoro della filmografia di genere italiana (e non solo). Lo script è molto interessante (sarà citato varie volte da decine di films) e miscela piuttosto bene thrilling (indagine della polizia coadiuvata da un detective amatoriale. Aspetto che diventirà un classico "ingrediente" dello spaghetti thriller), horror (vampiri che vogliono sconfiggere la vecchiaia ricorrendo al crimine) e sci-fi (con dottore pazzo alla ricerca di alchimie per rendere l’uomo immortale). Notevole (soprattutto in alcuni frangenti) la fotografia di Mario Bava, niente male la regia di un Freda autentico precuorsore di un’intera schiera di registi. Peraltro, a differenza di molti film anni '60, l'opera non è particolarmente noiosa, grazie a un montaggio abbastanza serrato. Si segnala un mutazione fisica (da giovane a vecchia) realizzata in modo davvero superbo per l'epoca.
Colonna sonora troppo aulica. Da vedere per cultura cinematografica. Voto (visto nel 2008): 7; voto per l’epoca: 8.5
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