Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Un canadese a Londra diventa il depositario di un segreto pericoloso e viene accusato di aver ucciso la donna che glie lo ha rivelato. Thriller a sfondo spionistico, come il precedente L’uomo che sapeva troppo. Forse il miglior Hitchcock del periodo inglese, pieno di invenzioni che movimentano la vicenda (la più beffarda: il cappotto sottratto al fanatico religioso contiene nella tasca interna una Bibbia che devierà un proiettile). Il protagonista incontra via via tre donne (la spia, la viaggiatrice in treno e la moglie del contadino), che lo sballottano qua e là e con ognuna delle quali ha luogo un gioco sottilmente erotico. E all’inizio e alla fine c’è Mister Memory, il personaggio che sa tutto ma non ne comprende l’utilità, emblematico custode di storie e di fatti su cui non può intervenire: “è importante perché esprime l’assoluta neutralità rispetto al mondo, che si vuole essere anche del cinema. Nessuna morale, nessuna scelta di campo, nessuna responsabilità; la semplice riproduzione di quanto gli è stato chiesto di riflettere” (Giorgio Gosetti).
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