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I 39 scalini

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su I 39 scalini

di steno79
9 stelle

Considerato un po' all'unanimità il migliore film inglese di Hitchcock, "Il club dei 39" o "I 39 scalini" a seconda delle versioni è un giallo-rosa godibilissimo, un thriller spionistico in cadenze leggere di commedia che farà scuola e sarà spesso imitato negli anni a venire, con due remake ufficiali, ma anche con molti altri film che saranno "variazioni sul tema", compreso "Giovane e innocente" realizzato un paio d'anni dopo dal Mago del Brivido e soprattutto "Intrigo internazionale", uno dei suoi capolavori assoluti. Rivedendo l'originale britannico, davvero non si finisce di ammirare l'estro registico di Hitchcock, la sua perfetta padronanza del ritmo, la sua capacità di alternare sequenze di inseguimenti piene di suspense e girate con una libertà espressiva sorprendente ad altre degne in tutto della migliore commedia sofisticata dell'epoca. Qualcuno accusa questo film di inverosimiglianza, come accadrà anche per il capolavoro del 1959 con Cary Grant, ma perde completamente di vista la perfezione matematica del meccanismo e soprattutto l'emozione di cui è intriso il film, la sua capacità di coinvolgere il pubblico senza fare ricorso ad inutili sofismi intellettuali che in questo caso risulterebbero piuttosto fuori luogo data la natura di spettacolo popolare, portata però ai livelli artistici più elevati. Nel cast si apprezza un Robert Donat in chiave leggera che anticipa Cary Grant e strappa l'applauso soprattutto nella scena in cui improvvisa dal nulla un comizio politico, mentre Madeleine Carroll è un archetipo della bionda di ghiaccio in anticipo sulle sue eroine hollywoodiane e fra i caratteristi si nota in un breve ma significativo ruolo la grande Peggy Ashcroft. Il film fu un successo istantaneo e venne molto apprezzato dalla critica dell'epoca, perfino da un regista spesso inutilmente provocatore nei suoi giudizi critici verso i film dei colleghi come Orson Welles, che lo definì un capolavoro. E comunque un film dove la mise en scene è già perfettamente matura, segno che Hitchcock non è diventato un genio soltanto ad Hollywood, ma già nei film migliori realizzati in patria dimostrava di avere le carte in regola per diventare quello che poi è stato, probabilmente il più importante regista della storia del cinema. 

Voto 9/10

Madeleine Carroll, Robert Donat

I 39 scalini (1935): Madeleine Carroll, Robert Donat

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