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Il demone sotto la pelle

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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La recensione su Il demone sotto la pelle

di Donapinto
4 stelle

Dopo quattro pellicole sperimentali (due corti e due lungometraggi) che non sono uscite dai confini canadesi, David Cronenberg con IL DEMONE SOTTO LA PELLE dirige quello che viene considerato il suo esordio ufficiale dietro la macchina da presa. Il film ricevette finanziamenti anche dallo stesso governo canadese, probabilmente per incentivare una produzione cinematografica ancora piuttosto acerba e contenuta. Stesso discorso mi risulta valesse per l'Australia, dove il governo sovvenzionava la settima arte, dando cosi la possibilita' a registi di talento come Peter Weir, George Miller e Bruce Beresford di emergere. La pellicola diretta da Cronenberg e' un fanta-horror realizzato a bassissimo costo e con attori assolutamente sconosciuti, tranne per la presenza della britannica Barbara Steele, icona dell'horror gotico degli anni 60'. L'azione si svoge in un residence denominato "Arca di Noe'", un piccolo paradiso lontano dal traffico e dallo stress cittadino, dove si puo' vivere una vita in assoluta tranquillita'. Alla mente mi torna il romanzo di J.G. Ballard IL CONDOMINIO, dove per l'appunto in un condominio tecnologico e dotato di tutti i confort, a causa di alcuni black-out e di incomprensioni tra i vicini, gli inquilini regrediscono a un livello di violenza quasi primordiale. Opera guardacaso che ha visto la luce anch'essa nel 1975, come il film di Cronenberg. Ne "l'Arca di Noe'" la musica non cambia granche'. Un anziano scienziato crea uno schifosissimo parassita in grado di contagiare gli esseri umani, creando in loro un desiderio estremo di sesso, associato spesso a un comportamento violento e aggressivo. Il regista sperimenta fin dalla sua prima opera quel repertorio che troveremo in quasi tutte le sue future pellicole: contagio, pulsioni sessuali deviate e mutazione della carne. Opera notevolmente all'avanguardia per l'epoca, peccato che i risultati non siano assolutamente all'altezza delle intenzioni. Il film, oltre che mal recitato, sembra essere una pellicola dilettantesca girata al limite dell'Amatoriale, con scene talmente bizzarre e grottesche che sconfinano inevitabilmente nel ridicolo (volontario o involontario?). Non ci viene risparmiato lo spogliarello di un'infermiera (peraltro bruttina) che sembra uscito da un filmino porno di infimo livello, un marito in pigiama infoiato che salta addosso alla moglie, quest'ultima in lacrime scappa dall'amica contagiata Barbara Steele, che invece la seduce con dolcezza e sensualita'. Situazioni che sembrano uscite da una di quelle commedie erotiche italiane degli anni 70' e che viste oggi lasciano veramente perplessi. Curioso il fatto che vidi il film per la prima volta svariati anni fa, registrato dalla TV insieme a RABID-SETE DI SANGUE, opera successiva di Cronenberg, e il risultato non mi era affatto dispiaciuto. Rivisto invece alcuni giorni fa, mi e' parso di vedere un altro film, veramente brutto e irrimediabilmente datato, nonostante le acute osservazioni e l'indiscussa originalita'. Purtroppo il risultato e' una specie di "vorrei ma non posso, o non riesco". Due anni dopo sara' la volta del gia' citato RABID-SETE DI SANGUE, inquietante e angosciante pellicola, migliore del suo predecessore, anche se non eccelsa, dove Cronenberg sviluppera' i medesimi temi, inserendovi anche una storia di vampirismo metropolitano. Nonostante tutto IL DEMONE SOTTO LA PELLE e' divenuto un vero cult per gli appassionati del genere e per i crononberghiani doc. 

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