Regia di David Cronenberg vedi scheda film
VOTO 7/8 LUCIDO Inquietante horror metropolitano e claustrofobico, non solo basato sugli effettacci (comunque i colpi allo stomaco non mancano...) ma anche su sottigliezze psicologiche che lo distanziano anni luce da molti altri film del genere. L'ossessione cronenberghiana del corpo in trasformazione, già agli albori, è ottimamente sviluppata, ma in questo film la dominante è sicuramente la continua e perversa idea del sesso, sulla quale si snoda tutto l'intreccio. Il pretesto del parassita è una scusa (pre-Alien di 4 anni), un pretesto, che nasconde un problema mai risolto nella nostra società: la repressione sessuale imposta o meglio sviluppata dalla morale del "sistema" contraria agli istinti primordiali. In questi campi il regista canadese è un maestro, trasmettendoci un'eccitazione freddissima attraverso scene erotiche di una libido assolutamente autodistruttiva (non siamo padroni di noi stessi, il demone...). E poi quel finale ultrapessimista dove la rassicurante voce fuori campo esorta ad ogni gesto di panico, visto che niente è successo, perchè non si può parlare di sesso, anche gli stessi delitti sessuali spaventano più degli altri, perchè nel nostro inconscio sappiamo di essere in balia degli istinti. Sarà pure grezzo ma il primo Cronenberg è subito grande.
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