Regia di Thom Fitzgerald vedi scheda film
È un giardino che dispensa “madeleine” dal sapore proustiano, in grado di far viaggare nel tempo i protagonisti di questa storia. In occasione del matrimonio della sorella, William torna a casa dopo dieci anni di assenza. È molto cambiato da allora; non è più obeso ma è diventato un ragazzo bello e asciutto, finalmente consapevole della propria omosessualità. Il giardino però è sempre lo stesso, con le sue piante e i fiori, così come la famiglia, un covo di paranoie e perversioni che aspettano solo lui per tornare in azione. Il presente si accavalla ai vividi flashback di un passato ormai lontano, ma William è pronto per percorrere la sua strada fino in fondo. Vincitore al Festival di Toronto del ‘97, “Il giardino dei ricordi” è però un’occasione mancata, in cui una buona idea viene dilapidata da una sceneggiatura superficiale che abbandona i suoi personaggi.
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