Libero, ex buzzurro centromeridionale travestito da manager settentrionale, a Torino si è accaparrato "La Cavallerizza", uno stabile in pieno centro di mille metri quadrati tutto da rimettere a posto. Così nelle sere d'estate nel bar sulle rive del Po Libero racconta il suo sogno di mattoni che deve diventare realtà al suo amico Tony. Per fare le cose per bene Libero, a quarant'anni si è messo a studiare per prendere il diploma di geometra. C'è qualcuno che però non glielo perdona e deve vedersela con un imprenditore che che sotto la grisaglia nasconde il marchio del malavitoso.
Note
Castellitto, oltre a dirigere, è anche il protagonista principale di questo film, con qualche scompenso nella seconda parte, ma che rivela un punto di vista registico degno di attenzione.
Non è un film completamente comico o d'azione (entrambi i generi sono sviluppati alquanto male).. rimane perciò in bilico tra i due per finire con l'essere quasi surreale e grottesco…
VOTO : 6++.
Esordio alla regia per Castelletto, con un’opera che non è del tutto riuscita, per quanto alcune connotazioni risultino abbastanza efficaci e tutto sommato si faccia guardare abbastanza piacevolmente.
Protagonista assoluto il personaggio che da il titolo alla pellicola, interpretato dallo stesso Castelletto, un meridionale un po’ immaturo e speranzoso che sogno… leggi tutto
Dopo Banderas–Griffith - sempre da Venezia - un’altra coppia sposata si ritrova davanti e dietro la macchina da presa, per un esordio d’attore-regista. Non confrontabili, le due opere prime sono, però, accomunate da una storia stravagante e originale che sfiora fertili eccessi narrativi e calligrafici. Tratte entrambe da due libri non comuni. Sergio Castellitto, oltre a dirigere, è… leggi tutto
Monsieur Cinéma. Così, da una ventina d’anni, la critica francese aveva cominciato a chiamare Michel Piccoli. Signor Cinema, certo, ma mi prendo la libertà di completare l’appellativo…
Sergio Castellitto esordisce 46enne alla regia - con vent'anni di rispettabilissima carriera da interprete già alle spalle - portando in scena un romanzo di Bruno Gambarotta dal titolo "Torino, Lungodora. Napoli", sceneggiato insieme alla moglie Margaret Mazzantini e all'accoppiata Giulia Mibelli-Piero Bodrato. Il risultato è soddisfacente dal punto di vista estetico, sicuramente…
VOTO : 6++.
Esordio alla regia per Castelletto, con un’opera che non è del tutto riuscita, per quanto alcune connotazioni risultino abbastanza efficaci e tutto sommato si faccia guardare abbastanza piacevolmente.
Protagonista assoluto il personaggio che da il titolo alla pellicola, interpretato dallo stesso Castelletto, un meridionale un po’ immaturo e speranzoso che sogno…
smettila di scrivere playlist, fai una vita "normale". Suvvia, orsù, ma io gigioneggio alla grande, e beato ma non belante, e soprattutto non aderente, sublimo ogni tabù e vi faccio cuccurucù.
Sì, certo dico a…
Dopo Banderas–Griffith - sempre da Venezia - un’altra coppia sposata si ritrova davanti e dietro la macchina da presa, per un esordio d’attore-regista. Non confrontabili, le due opere prime sono, però, accomunate da una storia stravagante e originale che sfiora fertili eccessi narrativi e calligrafici. Tratte entrambe da due libri non comuni. Sergio Castellitto, oltre a dirigere, è…
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Commenti (1) vedi tutti
Non è un film completamente comico o d'azione (entrambi i generi sono sviluppati alquanto male).. rimane perciò in bilico tra i due per finire con l'essere quasi surreale e grottesco…
commento di RageAgainstBerlusca