Regia di Gianni Zanasi vedi scheda film
Vignola, la piazza con l’albero, le panchine, gli interni della provincia bolognese. E un ritratto tenero e complice di un’adolescenza più buffa che inquieta, disgregata, senza malattia o rabbia, nei ragionamenti, colorita nell’interpretare indizi, gusti, oggetti, mode e dettagli della realtà. Andrea, il protagonista quindicenne, è spinto nella sua storia da un soffio improvviso, la stessa folata lieve che nella notte di San Luca lo porta a bordo di un gokart (nella sequenza più bella del film), lo accompagna nei suoi deliri di onnipotenza (sindaco colpito da un terrorista, grande sensitivo capace di muovere con il pensiero un camion, di accendere e spegnere le luci, pattinatore che scivola sulla pista senza pattini). Per seguire la sorella, Stefania, al Motor Show di Bologna, organizza un ridicolo e approssimativo fidanzamento e, arrivato alla Fiera, si finge il figlio di un meccanico del team Ferrari. Zanasi è bravo nel dirigere e controllare la vitalità dei suoi attori non professionisti, nel costruire dialoghi spassosi e mai noiosi, nel filmare scene che sembrano alimentarsi con un’energia autonoma e interna alle situazioni, nel governare un film che ha il peso di una piuma. “Spacca”?
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