Regia di Christian Nyby, Howard Hawks vedi scheda film
Benchè ufficialmente sia firmato da Christian Nyby, che in pratica, firmò questo film e più che altro vari episodi di serie tv, "La cosa da un altro mondo", secondo testimonianze di chi stava sul set, è più che altro un' opera ufficiosa di Howard Hawks: rispetto al racconto originale di John W. Campbell, il remake di John Carpenter del 1982 è più fedele, perchè l'essere alieno che i malcapitati ricercatori in Alaska ritrovano, muta forma e si insinua nelle persone, mentre qua, vuoi per semplificare il racconto, vuoi per motivi di budget e resa degli effetti, la "Cosa" viene rappresentata da un umanoide con testa leggermente deformata e mani adunche e ricoperte di protuberanze come grosse spine. Inoltre, anche per via, probabilmente, della recente vittoria USA della guerra, viene celebrato il gioco di squadra e la compattezza degli statunitensi verso un pericolo proveniente da destinazione ignota. Classico che ha ispirato molta fantascienza successiva, il film ha ritmo, si nota una mano registica capace e abile nel tenere il racconto con la suspence necessaria, e, considerato che il film è stato realizzato agli albori degli anni Cinquanta, la messinscena è particolarmente curata, rispetto ad altre pellicole fantascientifiche degli stessi anni: in un cast puramente funzionale, l'unico nome che ha avuto qualche notorietà è stato proprio chi impersonava la Cosa aliena, James Arness, divenuto alla fine degli anni Settanta una piccola celebrità nei panni dello zio Zeb della serie televisiva "Alla conquista del West". Celebre l'avvertimento finale del giornalista, a minaccia debellata, via radio, sui pericoli che possono giungere dal cosmo.
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