Regia di Charles Band vedi scheda film
Il primo film (rilasciato) sul Coronavirus arriva da Charles Band che con la sua Full Moon opera di riciclaggio mettendo assieme Virus - L'inferno dei morti viventi (1980) e Zombies vs. Strippers (2012). Uno spericolato ridoppiaggio e un paio di scene girate ex novo con un'attrice costituiscono questa pessima commedia, realizzata a tempo di record.
Bodega Bay, Santa Monica.
Barbie (Cody Renee Cameron) segue le ultime notizie sul Covid-19: leader politici e mass media sono impazziti di fronte al manifestarsi di un virus, che ha avuto origine a Wuhan (Cina) per diffondersi su scala mondiale trasformando gli esseri umani in zombi. Il ground zero è circoscritto a una fabbrica di zuppa di pipistrello cinese, poi l'epidemia coinvolge uno strip club. La Corona squad, speciale squadra militare, tenta di farsi strada tra gli infetti eliminandoli a suon di mitragliatrici e fucili, durante una spedizione che ha come obiettivo il recupero di un carico di carta igienica!
Ricompaiono, per Corona zombies, i tecnici della centrale nucleare "Hope" di Virus (Bruno Mattei, 1980)
Torna la Full Moon di Charles Band, a tutti gli effetti la peggior casa di produzione americana, sin dagli Anni '80, in grado di primeggiare anche sulla Troma o la Asylum per qualità (e quantità) di pellicole demenziali. Questa volta Band supera se stesso, arrivando al triste primato di trattare un tema così delicato: battendo sul tempo il discusso Corona (Mostafa Keshvari, 2020), in ventotto giorni gira il primo film sul terribile evento che sta sconvolgendo il mondo. Praticamente con una sola attrice, Cody Renee Cameron, Band opera alla Enrico Ghezzi di Blob prendendo due brutti film (Virus e Zombies vs. Strippers) per farne un incongruente pasticcio (che c'entrano le tette della Newton e la Nuova Guinea con il Coronavirus?). Sullo schermo tornano così Frank Garfield (Franco Garofalo), Margie Evelyn Newton e con loro la colonna sonora dei Goblin di Zombi (George Romero, 1978), già a suo tempo saccheggiata da Mattei in Virus (1980).
Al tutto, si aggiungono un paio di dichiarazioni di Donald Trump (cose tipo "Andrà tutto bene"), mentre il pessimo doppiaggio mette in bocca ai protagonisti battutacce di dubbio gusto (Garfield riempie di piombo uno zombi esclamando: "Lavati le mani!"). Il delirio di Band pare non avere fine, dato che uno dei militari della Corona squad si chiama Argento. Virus - L'inferno dei morti viventi copre il 70% delle scene di Corona zombies e l'unica cosa che traspare da questa brutta operazione commerciale (destinata al canale di streaming Full Moon Features) è il senso cinico del destino: Bruno Mattei, regista italiano noto per essere stato in grado di riciclare e manipolare film esistenti (persino in Virus erano presenti sequenze di un documentario sulla Nuova Guinea), "cannibalizzato" da Charles Band che riesce a ridurre un brutto horror (tale resta, anche se ha un enorme seguito di ammiratori) a misera parodia di un terribile evento sanitario in grado di paralizzare l'umanità. C'è poco da ridere sul tema, e Corona zombies mostra un senso dell'ironia per nulla accettabile.
"La vita sulla Terra è a crescente rischio di essere spazzata via da una catastrofe, come ad esempio una improvvisa guerra nucleare globale, un virus geneticamente modificato o altri pericoli a cui non abbiamo ancora pensato." (Stephen Hawking)
Trailer
F.P. 20/04/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 60'33") / Data del rilascio USA: 10/04/2020 (Streaming)
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