La recensione su Behind You

di undying

5 stelle

Esordio di una coppia in regia per un horror poco originale ma ben girato. Ottimi gli attori, in particolare le due giovani protagoniste. Adatto a chi solo saltuariamente si dedica al genere, preferendo alle scene di violenza (qui del tutto assenti) un clima più psicologico e intimista.

Claire e Olivia, sorelline in custodia della zia Beth (Jan Broberg) dopo la morte improvvisa della madre, sono sorprese dal fatto che nella casa della parente ogni specchio sia stato coperto. Inoltre vengono avvisate di non recarsi nel seminterrato, cosa che ovviamente stimola la loro fantasia, spingendole a curiosare.

"Mirror, mirror open wide let the spirit come inside"

Andrew Mecham e Matthew Whedon scrivono e dirigono il loro primo lungometraggio horror che in parte si ispira al tema della ghosthouse e in parte a Candyman - Terrore dietro lo specchio (1992). Una malvagia entità tenta di attraversare tre porte (specchio, mente e corpo) per raggiungere la dimensione "umana". Per far questo ricorre alla piccola Claire, convinta di essere in contatto con lo spirito della madre deceduta e pronta a recitare per tre volte la frase magica, davanti a uno specchio. Se la storia lascia molto a desiderare, causa un veloce incipit che riguarda Beth e la scelta della stessa di tornare in quella casa, non altrettanto si può dire della messa in scena. Mecham e Whedon dimostrano di sapere dirigire un buon cast e descrivono con certa precisione lo stato d'angoscia vissuto dai quattro protagonisti (è presente anche un'amico d'infanzia di Beth), prigionieri della casa e impossibilitati a uscirne. Poco spettacolare, ma ben costruito nonostante una trama prevedibile e per nulla originale, Behind you è il classico film non adatto agli appassionati ma di sicuro effetto per chi saltuariamente decide di abbandonare altri generi per affrontare anche l'horror.