Regia di Lennart Olsson vedi scheda film
Nella Danimarca del XIII secolo il cavaliere Antonius Block ritorna dalle crociate e trova il Paese flagellato dalla peste.
Quando scrisse Pittura su legno (Trämålning), nel 1954, Ingmar Bergman non aveva ancora idea di avere tra le mani la sua opera di maggior successo; il testo, nato semplicemente come saggio per la scuola di teatro per cui lavorava (l’Accademia di Malmö), divenne infatti la base di partenza su cui il Maestro scrisse la sceneggiatura de Il settimo sigillo, la sua pellicola più significativa insieme a Il posto delle fragole e una delle maggiormente rappresentative della intera settima arte. Questa versione dell’opera si attiene in maniera piuttosto scrupolosa al testo di partenza e viene messa in scena da un suo allievo, Lennart Olsson, già assistente di Bergman per Sorrisi di una notte d’estate (1955) e proprio per Il settimo sigillo (1957). Olsson predispone una messa in scena scarna, assolutamente teatrale, e nonostante la destinazione televisiva non azzarda troppo con la macchina da presa: pochi movimenti, montaggio essenziale e massima attenzione agli interpreti. Non manca, chiaramente, neppure il carosello conclusivo, con tutti gli attori a danzare prendendosi per mano. Cinquanta minuti in tutto di durata, ma d’altronde Pittura su legno è un atto unico. 5/10.
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