Trama
Londra, 1960: in una lurida casa di periferia vive un gruppo di immigrati clandestini pakistani, di fede islamica, costretti al lavoro nero e alla sopravvivenza con una paga da fame. L'ultimo arrivato, Amir, deve ben presto a sottostare alle ferree regole dei compagni, che non possono permettersi di mettere a repentaglio la loro clandestinità. Ma Amir un giorno conosce la donna del "capo", Mary, un'inglese, che crea scompiglio tra gli immigrati.
Note
Neorealismo pakistan-inglese con velleità letterarie (il film è tratto da un libro di Abdullah Hussein). Tensione morale, scarse emozioni cinematografiche.
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