Regia di Shaun Costello vedi scheda film
La graziosa Veronica Hart è protagonista di uno dei migliori lavori di Shaun Costello. Un film dalle atmosfere enigmatiche, sulla scia de Ai confini della realtà. La splendida fotografia è valorizzata da riprese incantevoli, accompagnate da una soundtrack da urlo che comprende anche brani di Pino Donaggio, Brian Eno e Mike Oldfield.
Pandora (Veronica Hart), entrata in un negozio di antiquariato, rimane affascinata da un antico specchio in grado di riflettere tutte le immagini delle persone che hanno fatto sesso in sua presenza ma che il proprietario rifiuta di venderle, sostenendo essere posseduto. A forza di insistere, Pandora riesce a farsi prestare l'oggetto per alcuni giorni.
Veronica Hart
Prologo
La cornice, realizzata da un tronco d'albero colpito da un fulmine, è motivo delle magiche proprietà di uno specchio che induce chi si sofferma a riflettersi davanti a compiere azioni lussuriose. Esattamente come il più celebre vaso, per Pandora l'ossessionante desiderio di "vedere" si tramuta gradualmente in una sorta di vera e propria maledizione. Come ammonito dal misterioso antiquario (Frederick Foster, poi anche presente in ogni episodio rivissuto da Pandora), in una raffinata parafrasi di Nietzsche, "Quando guardi a lungo nello specchio, anche lo specchio ti guarda dentro."
Pandora, non potendo acquistare l'oggetto poiché non in vendita, per tre giorni consecutivi si reca nel negozio, avendo occasione di assistere a tre differenti episodi accaduti in tempi molto diversi. Mentre Pandora è assorta nelle visioni erotiche e magiche, l'amica Liz (Sandra Hillman) si occupa di alleviare la solitudine del suo ragazzo, Peter (Jamie Gillis).
Guerra civile (****)
Durante la guerra civile americana, un anziano che trascura la giovane e bella moglie Lydia (Tiffany Clark) fa dono del prezioso oggetto alla donna che appena rimasta sola, all'aperto, si spoglia per ammirare il suo corpo riflesso nello specchio. Tre soldati di passaggio, notata la bella e solitaria ragazza, si adoperano per soddisfare le necessità di Lydia.
Hollywood (***1/2)
Hollywood, 1930. Nella sua lussuosa villa con piscina, la diva dello schermo Veronica Barrett (Marlene Willoughby) coinvolge chi gli sta attorno (la ragazza del trucco, il maggiordomo, l'autista e il fidanzato) in svariate azioni sessuali.
Broadway (***1/2)
Broadway, 1970. L'aspirante attrice di teatro Bonnie Lemay (l'Hillary Summers, di Justine e Superlibidö) si dimostra disponibile a fare qualunque cosa per entrare nelle grazie della produttrice Barbara Mellon (Celeste Bon).
Pandora, a forza di insistere, riesce a farsi prestare per qualche giorno lo specchio, che porta a casa. Assiste così ad un evento che riguarda direttamente l'antiquario.
Hellfire club (****)
Foster conduce la moglie Alice (Merle Michaels) in un degradato night club (l'Hellfire Club) all'interno del quale si scatena un'orgia, con Alice al centro dell'attenzione di un nutrito pubblico di voyeurs.
Epilogo
Vittima di un improvviso attacco di libidine, Pandora osserva due muscolosi atleti dalla finestra di casa, facendosi presto da loro notare.
Finale da Ai confini della realtà, con la protagonista destinata ad essere assorbita dallo specchio, per sparire anche lei assieme a quelle tante immagini che l'hanno turbata così profondamente e per lungo tempo.
Pandora di fronte allo specchio
Pandora... il sapore della carne è un notevole film che può vantare su una cinematografia eccezionalmente bella, non meno della storia che si sviluppa in un contesto volutamente misterioso e affascinante. Di rilievo anche un cast d'attori del cinema hard qui al servizio di una sceneggiatura complessa, nella quale ogni personaggio ha carattere, anima e senso. Opera di Shaun Costello (classe 1944), regista che si è dedicato esclusivamente al cinema per adulti dopo essersi formato dirigendo spot televisivi. In un arco di tempo compreso tra il 1973 e il 1983, Costello realizza - stando all'imdb - 66 film, spesso interpretando anche brevi ruoli. Ancora in vita, dopo il cinema si è dedicato alla scrittura. Sua, ad esempio, una celebre biografia sull'attore porno Harry Reems (Wild about Harry).
Celeste Bon durante l'audizione teatrale di Hillary Summers
Colonna sonora di Pandora's mirror
A rendere unico il film di Costello contribuisce una colonna sonora da brivido, per quanto interessante. Presumibilmente si tratta di un uso non autorizzato, vista la presenza di brani musicali opera di Pino Donaggio (con due pezzi da Carrie - Lo sguardo di Satana), Brian Eno e Mike Oldfield.
In ordine cronologico di inserimento nel film:
1 - OST con tema principale di Carrie
2 - Alternative 3 di Brian Eno
3 - Women of Ireland (dal film Barry Lyndon)
4 - Three mile imited di David Shire (dal film Marlowe, il poliziotto privato)
5 - Bucked of blood di Pino Donaggio (Carrie)
6 - Ommadawn (Excerpt) di Mike Oldfield
7 - Tal mala - Diga rhythm band
8 - Final sunset di Brian Eno
Locandina dell'edizione home video francese
Il disturbante esordio di Costello: Forced entry
Costello esordisce nel 1973 con un film feroce che, per certi versi, sembra quasi anticipare il Maniac (1980) di William Lustig. Racconta di un reduce vietnamita, interpretato dal mitico Harry Reems, traumatizzato dall'esperienza e deciso a dichiarare (nuova) guerra alla popolazione femminile residente a New York. Tramite un'occupazione come addetto alla distribuzione del carburante, presso una pompa di benzina, risale grazie ai pagamenti con carta di credito, alla dimora delle vittime prescelte. "L'entrata forzata" è dunque un'allegoria che ha valenza sul piano figurato (l'intrusione nell'appartamento) e su quello allusivo (la violazione della privacy e successivamente quella carnale in senso stretto). Il film fece certo scalpore, tanto che solo un paio d'anni dopo Jim Sotos ne realizza una versione - sulla scia anche de L'ultima casa a sinistra (1972) - dall'omonimo titolo di Forced entry (da noi circolato come Un'ombra nel buio), destinata al circuito regolare.
"Si sa che non esisto: esistono solo i mille specchi che mi riflettono." (Vladimir Nabokov)
F.P. 19/04/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 87'16")
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