Regia di Massimo Dallamano vedi scheda film
Se ci si riesce a distrarre dalle ipnotiche orecchie di Fabio Testi (ancor più evidenti nell'immota espressività del suo volto), si potrà godere di un film tutto sommato ben costruito, con una trama interessante ed un ritmo non sempre alto ma accettabile. La fotografia è decisamente buona e c'è probabilmente un po' di morbosità nel catturare amplessi e nudità femminili ma non si eccede troppo al punto da disturbare la visione o stravolgerla. Disturbano invece alcune forzature (vedi quando Testi irrompe nella biblioteca e individua a colpo d'occhio il libro cercato in mezzo a centinaia di altri). Nel complesso guardabile.
Una promessa mantenuta, scarso era e scarso è rimasto.
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