Lord Byron, Percy e Mary Shelley discutono sulla continuazione di "Frankenstein". E insieme decidono di immaginare la creatura ancora viva, finita nelle mani di un altro mad doctor, Pretorius, che gli fabbrica una specie di compagna. La fanciulla morta vivente non gradisce la corte del mostro e scatena un nuovo putiferio.
Note
Forse il capolavoro di Whale: un concentrato di ironia e tocchi gotici che riesce a rinnovare il mito di Frankenstein, mai così dolente. La Lancaster con le mèches bianche è un'icona del camp, la scena della sua resurrezione un momento mitico. Gli omuncoli rimpiccioliti sono una delle trovate più fantasiose del cinema degli anni '30. Omaggiato recentemente nel film "Demoni e Dei", biografia del regista.
Dal Gotico al Romanico, dal Romanticismo crepuscolare all'Espressionismo, dallo scientismo alla parodia ecco un film che slitta, che non trovi mai dove lo aspetti. Eterogeneo, libero, inclassificabile, imperfetto; in una parola intramontabile.
Altro grande classico degli anni '30,per chi scrive piu' interessante del gia' grande primo episodio, perche' trasmette un piu' intenso senso di solitudine e angoscia. VOTO 8,5
Seguito di "Frankenstein" girato con lo stesso cast tecnico-artistico e rivelatosi un'altra notevole fonte di profitti per la Universal, "La moglie di Frankenstein" risulta per plauso praticamente unanime della critica anche superiore rispetto all'originale, e anch'io mi adeguo a questo giudizio. Lo stile del regista James Whale riesce qui a superare quell'impressione di teatralità che si… leggi tutto
La staffetta di icona, che in questo genere di film è l’inscindibile legame che si stabilisce fra attore e personaggio, passa inaspettatamente dalle mani della creatura di Karloff- qui buffo e sottotono- a quelle del Dottor Pretorius di Thesiger- pilastro amorale e mefitica presenza. Whale stempera i toni, mescola reprobi e santi e conduce la sua visione del gotico nei loschi… leggi tutto
Primo seguito di un caposaldo dell'horror forse - rivisto a distanza di tempo - troppo sopravvalutato. Alla regia sta sempre James Whale, pertanto anche qui l'ironia (quanto ricercata e quanto, invece, involontaria non è dato sapere) percorre in lungo e in largo le vicende del mostro carnevalesco. Sfuggito - assieme all'abominevole creatura - all'ira popolare che… leggi tutto
Prosegue l'excursus tra i film che ci parlano di Povere Creature che si emancipano sfruttando lo spunto che ci regala il film di Lanthimos. ATTENZIONE… segue
Riallacciandomi alla mia recente recensione di Terminator 2 – Il giorno del giudizio, questo nuovo sondaggio, che va ad aggiungersi alla lunga lista degli esistenti (dai tag che trovate sulla pagina, potete…
La staffetta di icona, che in questo genere di film è l’inscindibile legame che si stabilisce fra attore e personaggio, passa inaspettatamente dalle mani della creatura di Karloff- qui buffo e sottotono- a quelle del Dottor Pretorius di Thesiger- pilastro amorale e mefitica presenza. Whale stempera i toni, mescola reprobi e santi e conduce la sua visione del gotico nei loschi…
Seguito di "Frankenstein" girato con lo stesso cast tecnico-artistico e rivelatosi un'altra notevole fonte di profitti per la Universal, "La moglie di Frankenstein" risulta per plauso praticamente unanime della critica anche superiore rispetto all'originale, e anch'io mi adeguo a questo giudizio. Lo stile del regista James Whale riesce qui a superare quell'impressione di teatralità che si…
Visto il successo sia di critica che di pubblico di Frankenstein (1931), la Universal si impegnò sin da subito per dare un seguito alla pellicola ma si trovò, con una certa sorpresa, a confrontarsi con il diniego di uno dei protagonisti principali del suo successo, ovvero proprio il regista James Whale.
Il regista infatti era assolutamente convinto di aver sfruttato tutto il…
In questa lista trovate sia i film che mi hanno avvicinato alla settima arte e con i quali sono cresciuto, sia quelli che hanno consolidato la mia passione per essa.
Con un affascinante inizio, che riprende in parte la vera modalità con cui Mary Shelley partorì il romanzo Frankenstein (in una sorta di gioco tra intellettuali che si sfidavano a scrivere e narrare vicende macabre), Whale continua a narrare (sempre con estrema libertà rispetto al romanzo) la vicenda conclusasi nel film di 4 anni prima, con il mostro, ormai ritenuto perito…
TFF 37 - SI PUO' FARE
Geniale incipit di "romanzo nel film", in cui l'autrice Mary Shelley sta trascorrendo col marito ed un paio di amici una serata nella sua villa sorpresa da un forte, scenografico temporale. Davanti al fuoco del caminetto acceso, la donna viene spronata dai commensali a renderli partecipi del suo nuovo romanzo con cui ella riprende le gesta della sua mostruosa…
La mia richiesta a partire da oggi è quello di chiedervi quali sono I vostri cinque horror preferiti seguendo le semplici regole de I sondaggi di Filmtv.
Il sondaggio inizia oggi e terminerá il 31…
Primo seguito di un caposaldo dell'horror forse - rivisto a distanza di tempo - troppo sopravvalutato. Alla regia sta sempre James Whale, pertanto anche qui l'ironia (quanto ricercata e quanto, invece, involontaria non è dato sapere) percorre in lungo e in largo le vicende del mostro carnevalesco. Sfuggito - assieme all'abominevole creatura - all'ira popolare che…
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Commenti (5) vedi tutti
Il mito sconfina nella commedia e trascina Frankenstein - e la creatura a seguire - nel panorama del grottesco...
leggi la recensione completa di undyingDal Gotico al Romanico, dal Romanticismo crepuscolare all'Espressionismo, dallo scientismo alla parodia ecco un film che slitta, che non trovi mai dove lo aspetti. Eterogeneo, libero, inclassificabile, imperfetto; in una parola intramontabile.
commento di michelAltro grande classico degli anni '30,per chi scrive piu' interessante del gia' grande primo episodio, perche' trasmette un piu' intenso senso di solitudine e angoscia. VOTO 8,5
commento di BobtheHeatsicuramente più armonioso del primo frankenstein, molto più attuale. ci mostra i sentimenti del mostro rendendolo patetico.
commento di sirTanta fantasia e pochi mezzi per questo horror gotico anni trenta.
commento di scream