Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La vendetta del dottor K

di Lina

6 stelle

Sequel de "L'esperimento del dottor K" sicuramente meno riuscito del primo film, ma comunque godibile. Questa volta la trama si occupa di rendere giustizia alla genialità e alle buone intenzioni di Andrè Delambre, lo scienziato diventato per errore un uomo-mosca e lo fa attraverso il figlio Philippe, ormai cresciuto e deciso a continuare le ricerche scientifiche del padre. Irremovibile e sicuro di ciò che ha in mente di fare, si fa finanziare dallo zio François. Riapre quindi il laboratorio e riaziona tutti i macchinari sperimentando il teletrasporto che sembra riuscirgli molto bene. Tuttavia Philippe, oltre che dallo zio, è assistito anche da un suo amico in realtà infido che dopo aver commesso un omicidio e dopo essere stato scoperto, inizia a fare a pugni con lui fino a fargli perdere i sensi. Subito dopo lo afferra e lo rinchiude volutamente insieme ad una mosca nella capsula del teletrasporto. Il risultato quindi è lo stesso del primo episodio. Anche Philippe si trasforma in un uomo-mosca e la mosca acquisisce una testolina dal volto umano che lancia ancora angoscianti grida di aiuto. Tuttavia per fortuna, in questo secondo film tutto si risolve per il meglio alla fine perchè François fa catturare la mosca dallo stesso ispettore del prequel e ritrova il nipote aiutandolo a ripetere l'esperimento affinchè le sue molecole tornino ad essere quelle di prima. Dunque quest'avventura, è ripetitiva, povera d'estro ed anche molto banale e prevedibile, ma se non altro il suo happy-ending rincuora e compiace annullando parte di quell'amaro in bocca lasciato agli spettatori dal primo film.

Naturalmente un capolavoro riesce a rivelarsi tale solo la prima volta, perchè poi, quando l'idea originale viene riciclata è chiaro che ogni cosa perde forma, spessore e sapore e che si parli di cinema commerciale e non più d'autore però, il risultato in questo caso non è affatto male se ci si sa accontentare.