Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Bella opera di Comencini. Tratta "liberamente" da un romanzo storico di Elsa Morante. Sono ben 240 minuti (è la versione integrale che si vide in televisione, meglio di quella assai più breve che si vide al cinema) ma mi sento di consigliarne la visione (su RaiPlay). Interessante performance interpretativa di Claudia Cardinale.
LA STORIA (COMENCINI, 1986)
(prima recensione)
Prima ancora dei titoli di testa c’è il filmato originale della dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna pronunciata dal Duce il 10 giugno 1940 (“L’ora delle decisioni irrevocabili”), scelta effettuata perché, come disse qualche giorno prima a chi lo sconsigliava, “qualche migliaio di morti varranno la spesa per sedersi al tavolo della pace”.
Un giovane tedesco in divisa chiede in osteria, vocabolario alla mano, dove trovare un ”casino” ma non riceve risposta. “Noi non capire”.
Nel frattempo una bella signora tra i 35 e i 40, vestita dignitosamente, dopo aver ritirata la razione di pane spettantele per quel giorno, dà un’occhiata, con espressione timorosa, ad un avviso murale (I famigerati “Provvedimenti per la difesa della razza italiana” in vigore già da due anni) poi borbotta qualcosa e se ne va rapidamente.
Senonchè quel militare la nota. Lei cerca di fuggire, è spaventata. La segue fino a casa. “Io maestra, insegnante di ruolo, io non ebrea”. È costretta ad entrare con lui e presto la sua intenzione diventa chiara: “Fare amore”. Non può sottrarsi allo stupro. Poco dopo lui se ne va e Ida rimarrà incinta.
Nove mesi dopo nascerà Giuseppe (che sarà per tutti Useppe) accolto con amore non solo dalla madre ma anche dal sedicenne fratello Nino senza bisogno di alcun chiarimento. “L’hanno lasciato qui”. “E noi ce lo teniamo”.
Il film, narrandoci (nei 240 minuti della versione completa per la tv) la tragica “storia” di questi tre personaggi, ci farà vivere anche, visto coi loro occhi, un periodo di circa cinque anni di ” Storia” del nostro Paese che è indispensabile non dimenticare, perché quel che avvenne allora fu quanto di peggio sinora il genere umano sia stato capace.
Bella opera di Comencini. Tratta "liberamente" da un famoso romanzo storico del 1974 di Elsa Morante. Meglio forse non conoscerlo altrimenti, a quel che leggo, si resterebbe delusi.
Interpretazione intensa e apprezzabile di Claudia Cardinale (qui quarantasettenne, Ida) e del piccolo Andrea Spada (Useppe). All'altezza gli altri: Antonio Degli Schiavi (Nino) nonchè Tobias Hoesl (il tedesco, Gunther), Fiorenzo Fiorentini (Il signor Cucchiarelli) ed infine Lambert Wilson. Quest'ultimo (alle prese con un ruolo non facile, quello dell'anarchico Vivaldi) è figlio del Georges Wilson indimenticabile coprotagonista, con Tognazzi, del film "Il federale".
Buona Pasqua a tutti.
cherubino,
11.4.20
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