Regia di François Truffaut vedi scheda film
Il pianista Charlie si trova coinvolto in una storia di gangster causata dal fratello. Cerca la fuga con la fidanzata Lena, ma non tutto andrà alla perfezione. Il secondo lungometraggio di Truffaut dopo lo storico “I quattrocento colpi” è tratto dal romanzo “Sparate sul pianista” di David Goodis e unisce sapientemente il noir, la commedia e il melodramma. Il livello della pellicola d’esordio è abbastanza lontano, qualche dialogo è eccessivamente retorico e la vicenda non è tanto “elevata” da poter far considerare quest’opera come un capolavoro ma il film convince ugualmente grazie ad un’ottima interpretazione di Charles Aznavour e alla caratterizzazione del suo personaggio, dilaniato dai fantasmi del suo passato e dalla trasformazione che la fama ha avuto su di lui, cose a cui ha voluto dare, idealmente e materialmente, un taglio netto. Abbastanza ignorato e mal visto dalla critica dell’epoca.
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