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Tirate sul pianista

Regia di François Truffaut vedi scheda film

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La recensione su Tirate sul pianista

di Kurtisonic
8 stelle

Secondo film di F.Truffaut, che iniziando con un uomo che corre nel buio si collega idealmente al finale del precedente
" I 400 colpi". Nel "Tirate sul pianista" Truffaut si misura con un gangster movie tradotto alla parigina. Tratta una storia di genere, spostando lo sguardo su di un personaggio tradizionalmente minore, un pianista di bistrot, il quale oltre che venire forzatamente coinvolto in una storia di piccola malavita, dovrà fare i conti col proprio passato che aveva rinchiuso dentro di sè. E' stato infatti un apprezzato concertista che finisce la carriera a causa del suicidio della moglie, di cui si sente esserne stato la causa. Il protagonista, Edouard, interpretato da un perfetto C.Aznavour, partecipa alla costruzione di quell'archetipo cinematografico maschile che vedrà nel corso del tempo idealizzarsi nella figura e nelle sembianze del suo attore feticcio, JP Leaud, ma già in questo lavoro ne affiorano magistralmente le caratteristiche, le sfumature, gli stati d'animo  che poi sono quelli attribuibili al regista stesso. Dunque la disillusione del vivere, il senso di inadeguatezza, la timidezza, l'incapacità di mediare con sè stesso e il difficile rapporto con l'altro. Attraverso un  flashback il film ripercorre l'inizio e la fine della carriera di Edouard, riportata alla luce dal tentativo di costruire un nuovo legame amoroso con Lena, cameriera del bistrot. Gli eventi però trascineranno Edouard a fare i conti con sè stesso in tempi e modalità per lui insostenibili, sarà annullato dal senso di colpa, smaterializzerà la possibilità del nuovo amore e si calerà nelle retrovie del destino accontentandosi malinconicamente di sopravvivere. Le donne che ruotano intorno alla vicenda vengono raffigurate con forza morale e decisa ammirazione, come soggetti di cui l'uomo ha estremamente bisogno per salvarsi. Tirate sul pianista è un piccolo film poliziesco dal ritmo ondivago inframezzato da parentesi psicologiche scavate dentro i personaggi,  che sono il vero motore e il collante del film. Tutti sono descritti sotto una veste romantica, gangster compresi, elemento che se da un lato alleggerisce la vicenda tragica, dall'altro rimanda a una vera e propria visione del genere che appare rivoluzionata nei suoi canoni classici e riesce a mettere sullo stesso piano il profilo dei personaggi e la vicenda noir.   

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