L'umile pianista di un bistrot, Charlie, si trova casualmente coinvolto in un regolamento di conti di gangster ed è costretto a scappare. Decide di figgire insieme all'amica Lena ma il destino è in agguato.
Note
Secondo film di Truffaut dopo l'exploit de "I quattrocento colpi". Non andò altrettanto bene e si attirò i commenti malevoli della critica; invece resta un bellissimo racconto che sceglie di affrontare un genere (il noir) con originalità ma senza superbia intellettuale. Tratto da un romanzo di David Goodis, già autore dello stupefacente "Dark Passage", che si disse molto soddisfatto della versione truffautiana.
Capisco che il Film sia Firmato Truffaut e con dei buoni Attori per di piu' ma gia' dopo 30' mi aveva stancato … : e dire che il meglio doveva arrivare ma alla fine non mi e' proprio parso godibile.voto.1.
Dopo il percorso di maturazione di un certo alter ego di nome Antoine Doinel,Truffaut cambia completamente registro nella sua opera seconda.In piena espolosione del fenomeno nouvelle vague sceglie di rapportarsi a un genere dall'architettura consolidata come il noir e lo fa scegliendo uno stile trasversale stracolmo di divagazioni e notazioni a margine di natura sentimentale.Un Truffaut… leggi tutto
Abbastanza deludente la seconda prova registica di Truffaut, replicare i fasti dell'esordio I 400 Colpi (1959) era una sfida quasi impossibile, così il cineasta sente il dovere di smarcarsi radicalmente dallo stile e tono di quel capolavoro assoluto, fiondandosi in una storia prettamente di genere che mescola il noir, con stilemi del cinema di serie B, melodramma, romanticismo e… leggi tutto
Sparate sul pianista, il romanzo di David Goodis da cui questo film è tratto (come anche l'ottimo, in quel caso, La fuga - Dark Passage -, con Bogie e Lauren Bacall), mi piacque a tal punto da spingermi ad acquistare immantinente il dvd di uno dei pochissimi lavori di Truffaut che ancora non conoscevo e, probabilmente proprio in virtù del godimento che tale lettura mi aveva dato,… leggi tutto
L'avevo già visto molti anni fa, e la mia impressione non è cambiata: abbastanza bello, ma inferiore ad altre pellicole di Truffaut. Sarà sì un noir – come lo definì Truffaut stesso – ma rimane molto diverso dai noir classici americani che fecero la storia del genere. La trama, gli eventi è i personaggi sono quelli del genere, ma questo non…
E' curioso come spesso il secondo film di registi dal felice esordio sia un mezzo passo falso, come se la primitiva libertà creativa venisse compressa in qualcosa di più schematico, salvo poi ritrovarsi successivamente nelle pellicole della maturità artistica. Successe in parte anche a Truffaut (ma anche a Spielberg che dopo "Duel" scivolò su "Qualcosa di diabolico",…
Il vero incubo per uno come Truffaut sarebbe stato vivere oggi senza potere andare al cinema. Truffaut amava il cinema in tutti i sensi di ogni genere di tutti i generi. La nouvelle vague aveva decretato la supremazia del come si racconta rispetto al cosa si vuole raccontare. La necessità di partire da un modello di film per potere essere libero di scardinarne la struttura, di…
Abbastanza deludente la seconda prova registica di Truffaut, replicare i fasti dell'esordio I 400 Colpi (1959) era una sfida quasi impossibile, così il cineasta sente il dovere di smarcarsi radicalmente dallo stile e tono di quel capolavoro assoluto, fiondandosi in una storia prettamente di genere che mescola il noir, con stilemi del cinema di serie B, melodramma, romanticismo e…
1° ottobre 2018. Scompare, alla rispettabile età di 94 anni, Charles Aznavour, autore-compositore-cantante, attore e sceneggiatore francese di origini armene. Per il riconoscimento internazionale …
Decisamente da rivalutare, "Sparate sul pianista" (il titolo italiano invece è piuttosto incongruo) è il secondo film di Francois Truffaut, un noir realizzato nello sforzo evidente di allontanarsi dalla dimensione autobiografica di "I quattrocento colpi". All'epoca fu accolto in maniera contrastante e con una certa delusione, ma merita di essere ripreso con più attenzione,…
Non esattamente un capolavoro, il film è comunque godibile nel seguire le vicissitudini del protagonista, che reduce dalle tragedie della propria vita si ritrova coinvolto in vicende rocambolesche dove comico e drammatico si alternano, nelle quali egli si dimostra fortemente disincantato.
Il pianista Charlie si trova coinvolto in una storia di gangster causata dal fratello. Cerca la fuga con la fidanzata Lena, ma non tutto andrà alla perfezione. Il secondo lungometraggio di Truffaut dopo lo storico “I quattrocento colpi” è tratto dal romanzo “Sparate sul pianista” di David Goodis e unisce sapientemente il noir, la commedia e il melodramma. Il…
bellissimo film di cui si è scritto e detto tantissimo. vorrei piuttosto spostare l'attenzione sulla scena del rapimento in macchina. quando i due goffi rapinatori si mettono a discutere del traffico. mi è sembrata la classica scena alla tarantino, quello cioè che la reso grande... ne le iene, in jackie brown, in pulp fiction..e via così.i tratti del dialogo dei personaggi della situazione…
Secondo film di F.Truffaut, che iniziando con un uomo che corre nel buio si collega idealmente al finale del precedente " I 400 colpi". Nel "Tirate sul pianista" Truffaut si misura con un gangster movie tradotto alla parigina. Tratta una storia di genere, spostando lo sguardo su di un personaggio tradizionalmente minore, un pianista di bistrot, il quale oltre che venire forzatamente coinvolto in…
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Commenti (5) vedi tutti
Fortuna che dura solo 80 minuti.
commento di gruvierazTruffaut ha fatto di meglio, ma se la cava abbastanza bene.
leggi la recensione completa di BalivernaL'uomo che amava il cinema.
leggi la recensione completa di tafoCapisco che il Film sia Firmato Truffaut e con dei buoni Attori per di piu' ma gia' dopo 30' mi aveva stancato … : e dire che il meglio doveva arrivare ma alla fine non mi e' proprio parso godibile.voto.1.
commento di chribio17+
commento di nico80