Nelle strade del ghetto nero di Los Angeles può accadere davvero di tutto: anche che rientrando da scuola i bambini inciampino in un cadavere abbandonato lì e non ancora rimosso. La violenza è di casa e le risse tra bande sono all'ordine del giorno. Tre ha solo diciassette anni e per amici ha due fratelli: Doug, spacciatore violento e reduce dalla galera e Ricky, che invece vorrebbe scappare presto dal ghetto. Quando per divertimento sparano a Ricky si scatena la lotta...
Note
Melodramma dai toni un po' troppo moraleggianti girato da un regista nero arrabbiato. Tra gli interpreti il rapper Ice Cube.
L’avvio degli anni novanta ha segnato il ritorno della blaxploitation. “Boyz'n the Hood” di John Singleton ne fu il paradigma più significativo, in quanto rappresentava icasticamente la tribolata via per la salvezza di un teenager afroamericano: Tre Styles (il bravo Cuba Gooding Jr.). Allevato fin dalla pubertà dal padre (Laurence Fishburne,… leggi tutto
autodisciplina, presa di responsabilità, orgoglio nero:questi gli ingredienti del klamoroso esordio di Singleton.il suo è un rakkonto di formazione in kiave didattika(lezioni del prof Fishburn),di melodramma socio-politiko affidato ad un kast di interpreti di kolore ben affiatati. leggi tutto
Il primo lungometraggio dell’allora ventitreenne John Singleton permise immediatamente al regista originario proprio di South Central L.A. Di arrivare a un solo passo dal premio Oscar sia come sceneggiatore sia come regista, possibilità a oggi ancora curiosamente negata al collega d’ideali Spike Lee.
Come un pugno al centro dello stomaco le vicende del…
L’avvio degli anni novanta ha segnato il ritorno della blaxploitation. “Boyz'n the Hood” di John Singleton ne fu il paradigma più significativo, in quanto rappresentava icasticamente la tribolata via per la salvezza di un teenager afroamericano: Tre Styles (il bravo Cuba Gooding Jr.). Allevato fin dalla pubertà dal padre (Laurence Fishburne,…
La Union Jack sventola sull'undicesima tappa col terzetto Lean-Leigh-Loach più il britannico ad honorem Richard Lester, nato negli Stati Uniti ma emigrato nel posto giusto al momento più giusto: Londra…
Un film drammatico ambientato nei ghetti di L.A.
Tre il protagonista è un ragazzino nero con i genitori separati che per via del suo carattere aggressivo viene mandato dal padre per mano della madre poichè come dice lei "non posso insegnarti come essere un vero uomo". Così va dal padre che a differenza dei suoi coetanei si rivela un uomo saggio e con dei principi. Nel…
Gli anni '90 sono stati un decennio proficuo per quanto riguarda il cinema, molti dei migliori registi di oggi hanno visto la luce proprio in quel periodo e molti altri, già all'attivo da parecchio tempo, hanno…
Ugole e celluloide. Biopic di grandi interpreti, camei, comparsate, attori che rivelano doti insperate (ma anche qualche latrato...). I performer che sono stati cooptati dal cinema e quelli cui il cinema ha reso…
NON MALE. è la tipica storia di ghetto con violenza e sparatorie ma anche buoni sentimenti. è tutto un pò troppo schematizzato buoni/cattivi ma c'è molto di autobiografico da parte del regista che ancor più di spike lee saprà affrontare certe tematiche della propria comunità anche nei film successivi fino ad arrivare al più recente training day. il cast s'impegna
autodisciplina, presa di responsabilità, orgoglio nero:questi gli ingredienti del klamoroso esordio di Singleton.il suo è un rakkonto di formazione in kiave didattika(lezioni del prof Fishburn),di melodramma socio-politiko affidato ad un kast di interpreti di kolore ben affiatati.
sottstimato film che avrebbe meritato piu' attenzione.con una storia bellissima e degli attori eccezionale singleton confeziona un film esemplare sulla condizione dei neri nei ghetti.mai compiaciuto,ma amarissimo ritratto di un popolo che deve cambiare strada,ma non e' per niente aiutato dalle istituzioni. moralismo per una volta giustificato.
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