Regia di Erwin C. Dietrich vedi scheda film
Il produttore e regista svizzero Erwin C. Dietrich, rimasto particolarmente colpito dal film di Gerard Damiano, scrive un romanzo basato sulla storia di The devil in Miss Jones che poi decide di adattare per lo schermo. Il risultato, ovviamente di tutt'altro tenore, è questo soft stravagante, diviso tra commedia ed erotismo.
La bella Marilyn Jonas (Christa Free) è stata condannata a morte, durante un allucinante processo contro le streghe, per avere condotto una vita dissoluta e decadente. Eseguita la condanna, con ghigliottina, all'inferno il diavolo (Herbert Fuchs) si trova spiazzato, poiché la ragazza è arrivata in anticipo di tre giorni, pertanto Marilyn viene rimandata indietro, sulla terra. Di nuovo nel suo appartamento, sfogliando alcune lettere, rivive i tanti amplessi avuti con Archie, Carlos (Jürg Coray), Jacques (Michel Jacot), Jimmie e Otto (Roman Huber). Poi apprende che Carlos è deceduto, mentre era in intimità con Dorthe (Marianne Dupont), la sua domestica che - velocemente - ha preso il suo posto nel letto riservato ai numerosi amanti. Dopo essere stata posseduta da un diavolo, nottetempo nel bosco, Marilyn decide di telefonare a Jacques, nonostante quest'ultimo fosse presente al suo funerale.
Christa Free alle prese con l'Inquisizione
L'anno prima (1973) Gerard Damiano aveva realizzato il cult hard The devil in Miss Jones. Erwin C. Dietrich decide di riportare sullo schermo, in versione soft, la stessa storia - dopo averla scritta in un romanzo - manifestando chiaramente le sue intenzioni sin dal titolo. Lo fa alla sua maniera, ovvero in modo surreale, alternando momenti ironici e grotteschi ad altri più cupi e inquietanti. Si capisce sin dall'inizio, mentre Marilyn gioisce delle torture inflitte dall'inquisizione, che Dietrich considera il tema decadente e tetro di Damiano in chiave opposta, ovvero sarcastica.
Le due protagoniste (Christa Free e Marianne Dupont) recitano nudissime dall'inizio alla fine, anche se, in termini di circonferenza toracica, Christina Free ruba le scene alla più "piatta" (ma anche più bella) collega. Girato in tempi brevissimi, su set allestiti in fretta e furia (tutte le scene nel bosco con diavoli mascherati muniti di zoccoli e coda, sono di puro impianto teatrale), Der teufel in Miss Jonas è il classico "nudie" alla Dietrich, ossia un insieme di scene softcore, spesso girate al ralenty, poste l'un l'altra in sequenza senza soluzione di continuità. Con dialoghi ridotti all'essenziale e un finale che, dopo avere in parte plagiato quello presente nel film di Damiano (Marilyn, arrapatissima, si trova sola in una tetra cameretta in compagnia di Carlos, tutt'altro che intenzionato a fare sesso), segue un percorso differente, riportando tutta la storia sul piano della realtà.
Herbert Fuchs e Christa Free
"Ma il Diavolo era talmente stanco da lasciar tutto agli uomini, che sapevano fare meglio di lui." (Leonardo Sciascia)
Christa Free
F.P. 07/04/2020 - Versione visionata in lingua tedesca (durata: 71'23")
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