Regia di Gian Rocco vedi scheda film
Follia grottesca che sfonda i cancelli del demenziale (ci sono alcune scene - Camaso voyeur in pieno deserto!? - e dei dialoghi da urlo), con una sceneggiatura confusa e a dir poco sfilacciata (palesi le distorsioni temporali che si registrano alla fine) scritta da ben otto mani. Rocco se la cava bene nella scelta delle inquadrature, con un paio di sequenze che dimostrano un certo talento visionario (l'uscita della Machiavelli dalla tinozza e la corsa in un bosco che ricorda molto la scena iniziale di Mannaja, con la differenza che qui non ci sono la nebbia e il fango), ma per il resto fa acqua da tutte le parti.
Bizzarrissimi ma simpatici i costumi della Machiavelli (memorabile quello blu elettrico con le rifiniture fucsia, con uno spacco e una scollatura mozzafiato che esalta le curve sensuali dell'attrice).
Interpretazioni traballanti, si salvano solo la Machiavelli (anche se eccessivamente vamp, ma con uno sguardo tale che non si vorrebbe mai vederla uscire di scena) e Voyagis.
Folle e completamente fuori dalle righe Camaso, fiacchi tutti gli altri.
Buone la fotografia e la colonna sonora. Non male le scenografie (film girato in Sardegna).
Tra l'altro è curioso sottolineare che il film fu prodotto dalla stessa famiglia della Machiavelli che commissionò un western atipico a Rocco e "Giarrettiera colt" ne è il risultato.
In definitiva un tortilla western bizzarrissimo il cui unico motivo per esser visto ricade sulla presenza di una protagonista femminile che avrebbe meritato film di ben altro spessore. Voto: 5
Buona.
Intervenire massicciamente sulla sceneggiatura, poiché questa è appena abbozzata. Eliminare gli inserti comico-demenziali.
Se non ci fosse lei il film sarebbe completamente da buttare.
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