Marco e Sara si sono conosciuti nel 1982 in una discoteca ed hanno continuato a vedersi, seppure saltuariamente, per tutto il resto della loro vita. L'amore tra i due, scoppiato in quegli anni, è fatto di liti, di incontri e di repentini. Marco e Sara si incontrano di nuovo il 31 dicembre del 1999.
Note
Un'autentica sfida quella lanciata dal torinese Tavarelli con il suo secondo lungometraggio (dopo il bello e sottovalutato "Portami via" del '94): dodici quadri girati in piano sequenza (e in 14 giorni!) legati insieme da siparietti animati di trenta secondi ciascuno (opera di Laura Federici). I piccoli spostamenti della macchina da presa vanno di pari passo con i piccoli spostamenti del cuore dei protagonisti. Che sono la tenera, corvina Lorenza Indovina; e lo splendido svagato Fabrizio Gifuni. Prodotto e distribuito dalla Pablo di Gianluca Arcopinto (che compare nell'unico episodio zoppo del film).
"Un amore" di Tavarelli rientra nella categoria di film che a me piace definire "vorrei ma non pssso", ovvero, con buone intenzioni di base ma che non trovano un modo più adeguato per svilupparsi.Un film spesso appesantito con la tendenza a voler psicanalizzare l'amore. Buona trovata la scansione temporale fatta per racconti autoconclusivi.
Uno dei film piu' reali degli ultimi anni.Vera la storia, veri i personaggi, intenso, divertente, triste come e' la vita e l'amore. Naturalmente non l'ha visto nessuno, ma questo non fa piu' notizia. Grazie Arcopinto, continua cosi'
Esperimento non esaltante, ma riuscito, questo di Tavarelli, il quale dimostra un sapiente uso della macchina da presa e una struttura episodica, per raccontare un amore che va avanti per diciotto anni, con lunghe pause di odio e oblio, ma mai d'indifferenza. La struttura quasi rapsodica potrebbe far pensare a qualche vuoto d'idee che si riflette nei bucchi cronologici della narrazione e… leggi tutto
Una "perla" dimenticata del nostro cinema. La storia d'amore bellissima e crudele tra la passionale Sara (una splendida Lorenza Indovina) e lo svagato Marco (Fabrizio Gifuni). Un tormentato rapporto lungo diciotto anni: dalla giovinezza alla maturità. Piccoli spostamenti della macchina da presa come impercettibili variazioni di un amore che si mostra solo all'evidenza del tempo… leggi tutto
La disperazione delle Tenebre è non poter vedere, non voler riconoscere la fine. Vedere è scoprire l’assenza, le distanze vuote. Vedere finalmente attraverso le tenebre, guardare dentro, e scoprire il buio della…
Due storie d'amore. Tre film che parlano di Italia ciascuno a suo modo. E poi il grande Werner Herzog e un viaggio nel tempo (che cos'è FILMCALENDARIO se non un viaggio nel tempo?) 25 anni prima di Ritorno al Futuro.
Esperimento non esaltante, ma riuscito, questo di Tavarelli, il quale dimostra un sapiente uso della macchina da presa e una struttura episodica, per raccontare un amore che va avanti per diciotto anni, con lunghe pause di odio e oblio, ma mai d'indifferenza. La struttura quasi rapsodica potrebbe far pensare a qualche vuoto d'idee che si riflette nei bucchi cronologici della narrazione e…
Torino. Diciotto anni nella storia di Marco (Fabrizio Gifuni) e Sara (Lorenza Indovina), dal 1982, quando entrambi erano sulla ventina, fino al 2000. Anni durante i quali i due si lasciano, si ritrovano, si sposano con altri, hanno figli, si ritrovano ancora dopo lunghi silenzi, diventano amanti, divorziano dai rispettivi coniugi e festeggiano il capodanno del 2000 in riva al mare. Dopo Portami…
Potrebbe sembrare riduttivo dire “ti voglio bene”. È la classica frase inflazionata da proporre o propinare in ogni circostanza, è normale amministrazione; anche ad un cane si dice “ti voglio bene”. Potrebbe…
La storia di Marco e Sara, raccontata attraverso dodici piani sequenza dislocati nel giro di diciassette anni, dal giugno 1982 alla notte di Capodanno del 2000: si incontrano all’università, si piacciono, si lasciano e si riprendono, si sposano con altri, si ritrovano e diventano amanti, si separano dai coniugi, si rivedono per caso; il loro amore ha attraversato tutti i possibili…
Fresco e originale bozzetto di un amore giovane, fiorito tra le bravate e la leggerezza dei vent'anni, e cresciuto tra gli eventi, un po' surreali, che hanno segnato gli anni ottanta. Il film si sfoglia come un diario adolescenziale, abbellito da disegni e decalcomanie. La storia è suddivisa in quadri, in momenti particolari sottratti all'indifferente scorrere del tempo. Ogni episodio è come…
Da buon piemontese mi sembra giusto ricordare un manciata di film girati in questa bellissima regione, film fortemente legati al territorio nel quale sono stati girati e che offrono una panoramica piuttosto completa di…
Come farei senza di te.Eppure questo tramonto rievoca fatti e persone,gente che non c'e' piu'...gente che non c'e' mai stata.Gente che ha perso faccia ed identita'.Un mosaico in pezzi.Mi prende il panico poi riassorbo…
Una "perla" dimenticata del nostro cinema. La storia d'amore bellissima e crudele tra la passionale Sara (una splendida Lorenza Indovina) e lo svagato Marco (Fabrizio Gifuni). Un tormentato rapporto lungo diciotto anni: dalla giovinezza alla maturità. Piccoli spostamenti della macchina da presa come impercettibili variazioni di un amore che si mostra solo all'evidenza del tempo…
Splendido, semplice, sotterraneamente struggente e ordinariamente straordinario. Una storia piccola ma dalla sensibilità immensa, infinitamente ritrovabile eppure unica come ogni vera storia d'amore. Musiche, intermezzi e stile narrativo dovrebbero fare scuola per un -finalmente- nuovo, vero, personale e nel contempo (perchè no?) "esportabile" cinema italiano. I protagonisti sono due dei più…
L’assurdo dover mistificare ovunque e in ogni attimo. La natura umana così tanto fragile. E cattiva. Il sadico volermi fare diventare come voi. Senza via di scampo. Una resa così tragica, così incondizionata.…
DONNA "DONNA"....SCIOGLIE I GHIACCI DELLA GERMANIA(E NON SOLO) CON LA SUA CALDA,SUADENTE FEMMINILITA' SICILIANA...S'INTENDE DI CINEMA E OFFRE IL SUO TEPORE AVVOLGENTE AL NOSTRO SITO....E' ANIMA E SANGUE...GRANDISSIMA.
Uno dei film più belli che abbia mai visto. Bello è un aggettivo troppo vago, banale, scontato? Può essere, ma questo piccolo gioiello è ciò che maggiormente si avvicina alla mia personalissima e opinabile quanto si voglia idea di Bellezza.
Le interpretazioni superlative di Fabrizio Gifuni (soprattutto) e Lorenza Indovina fanno riconciliare con il cinema e con il mondo.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (4) vedi tutti
"Un amore" di Tavarelli rientra nella categoria di film che a me piace definire "vorrei ma non pssso", ovvero, con buone intenzioni di base ma che non trovano un modo più adeguato per svilupparsi.Un film spesso appesantito con la tendenza a voler psicanalizzare l'amore. Buona trovata la scansione temporale fatta per racconti autoconclusivi.
commento di Peppe Comuneinverosimile.
commento di kkkDal mio amico regista un film dove affiorano i miei tormenti piacevoli del vivere quotidiano.
commento di IVANSELVAUno dei film piu' reali degli ultimi anni.Vera la storia, veri i personaggi, intenso, divertente, triste come e' la vita e l'amore. Naturalmente non l'ha visto nessuno, ma questo non fa piu' notizia. Grazie Arcopinto, continua cosi'
commento di andri