Ana e Otto si innamorano da piccoli e finiscono per diventare fratellastri (i loro genitori si sposano tra loro), ma il loro amore deve superare un'infinità di prove. I due infatti separati dal Caso e dalla forza del Destino iniziano una relazione clandestina, si separano e si cercano disperatamente. Il tutto tra Madrid e la Finlandia, legati dal sogno comune del sole a mezzanotte che illumina il Circolo Polare.
Note
Quella che vorrebbe essere una storia d'amore appassionata è invece risolta con la freddezza di un esercizio calligrafico. Medem (che dopo l'esordio, "Vacas" ha sempre deluso) combina sceneggiatura macchinosa, scrittura estetizzante, nessuna vera follia, passione zero e un'insistita furberia. Non lo è lo spiazzamento ma la noia quella che dilaga dopo un paio di rulli.
L'amore non è un sentimento palindromico. E' un qualcosa di geometria variabile, il più delle volte asimmetrico che però unisce cuori e corpi senza apparente motivo. Al contrario di Otto e Ana, nomi perfettamente bifronti che possono essere letti indifferentemente da sinistra a destra o nel senso inverso. E come anche il cognome del regista. Otto pensa che il suo amore per Ana sia una di… leggi tutto
Quella che vorrebbe essere una storia d’amore appassionata è invece risolta con la freddezza accademica di un esercizio calligrafico. “Gli amanti del Circolo Polare” ha sulla carta tutte le caratteristiche del melodramma “fou”: due ragazzi che si amano fin dall’adolescenza, separati dal Caso, dal Destino, da un vago sapore di incesto (in realtà, non hanno una goccia di sangue… leggi tutto
Una storia d'amore che sembra un cartone animato tanto sembra irreale e fantasiosa.Voci fuori campo per tutta la durata del film che irritano e stancano,personaggi che vanno e vengono,una sceneggiatura che sembra solo un brutto pasticcio.Alla fine resta un film inguardabile e con passione vicino allo zero.La durata di 104' obbliga a un tour de force che sembra non finire mai,con un finale…
L'amore non è un sentimento palindromico. E' un qualcosa di geometria variabile, il più delle volte asimmetrico che però unisce cuori e corpi senza apparente motivo. Al contrario di Otto e Ana, nomi perfettamente bifronti che possono essere letti indifferentemente da sinistra a destra o nel senso inverso. E come anche il cognome del regista. Otto pensa che il suo amore per Ana sia una di…
Quella che vorrebbe essere una storia d’amore appassionata è invece risolta con la freddezza accademica di un esercizio calligrafico. “Gli amanti del Circolo Polare” ha sulla carta tutte le caratteristiche del melodramma “fou”: due ragazzi che si amano fin dall’adolescenza, separati dal Caso, dal Destino, da un vago sapore di incesto (in realtà, non hanno una goccia di sangue…
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