La recensione su French Gigolò

French Gigolò (1977): locandina

Francia. La fragile Cristina (Ursula White), arrivata di fronte a un portone si sofferma. Riflette un attimo, poi decisa entra. Si trova davanti a Madame Irma, la tenutaria di un bordello per sole donne, che le propone un catalogo con foto dei vari professionisti a pagamento. Cristina rimane colpita da Tony (Gabriel Coez), un biondo dal fisico asciutto con capelli ricci, e con il portafoglio alla mano fa velocemente la sua scelta. 

"Fui esaminato attentamente. Valutarono le mie capacità, il ritmo di lavoro, e mi spinsero a produrre il meglio." (Tony ricorda l'esame di ammissione al bordello, tenuto in camera da letto)

Gabriel Coez e Karine Gambier

Celato dietro lo pseudonimo di Burd Trambaree, quando gira French gigolò (noto in patria anche come Hommes de joie pour femmes en chaleur) Claude Bernard-Aubert è da poco immerso nell'hard, genere che decide di affrontare da metà Anni '70 sino al 1983, realizzando film curati per quanto opera di un regista di cinema che ha un trascorso di certo interesse (tanto per dire, per Vado in guerra a far quattrini, Bernard-Aubert ha diretto Charles Aznavour). In French gigolò compaiono alcune delle più graziose attrici del settore (in particolare Karine Gambier, Ursula White e Danielle Troger). Molte di loro saranno presenza quasi fissa sui set di pellicole soft dirette dallo svizzero Erwin C. Dietrich. La Gambier, addirittura protagonista - in una delle rare partecipazioni fuori dall'hard - in Folli piaceri delle porno prigioniere (1980). Bernard-Aubert frequenta il genere con ironia, privilegiando solitamente la commedia (Reggiseni e mutandine, Pornodelirio), proponendo scene erotiche girate con gusto su set ben illuminati e con attori emotivamente coinvolti e spesso divertiti. Come accade appunto anche nel caso di French gigolò, nel quale - dopo il primo approccio mercenario con Cristina - Tony si racconta in terza persona, rievocando come in passato fosse negato sul lavoro ma circondato da belle donne per ben altro tipo di dote, tanto da diventare in breve tempo una celebrità tra le ragazze del posto. La notorietà delle capacità amatorie di Tony - giunta a Sandrine, la segretaria di Madame Irma, sempre pronta a reclutare nuovi ragazzi per il bordello femminile - è quella che lo ha condotto ad esercitare la professione di gigolò. Tony non solo soddisfa pienamente l'ampia clientela (con donne di vario tipo, tra le quali anche la sua capoufficio e una hostess "stanca di fare marchette in volo") ma, oltre l'orario di lavoro, se la deve vedere con la stessa Sandrine. Nel film compare anche Gabriel - Ifix tcen tcen! - Pontello (è il fotografo che scatta immagini per il catalogo di Madame Irma), ai suoi esordi e in compagnia (come accadrà spesso) del "caricatore" Richard Allen. Una colonna sonora da puro svago accompagna le scene sullo schermo, mentre i dialoghi sboccati (ma divertenti) contribuiscono a strappare qualche sorriso. Per un prodotto di questo genere, una volta tanto indirizzato anche a un pubblico femminile, non è affatto detto che erotismo e ironia possano convivere felicemente, come accade nel caso di French gigolò.  

Test di ammissione, indetto da Madame Irma

Citazioni

- "Sandrine fu gentilissima con me. Mi portò  a pranzo e al cinema. Dopo, però, non si comportò saggiamente." (Tony ricorda un'uscita serale con la segretaria di Madame Irma)

- "Ora mettiamo l'uccello in gabbia!" (Sandrine)

- "Infilzami, con il tuo spiedo." (Karine Gambier)

Nota

Per il mercato home video, French gigolò è circolato anche con il titolo anternativo (e infelice) di Superfemmine in calore.

"Un bordello ci vuole, in una città per bene: come ci vuole il Municipio, il Tribunale, le carceri, l’ospedale, il cimitero, e il Monte di Pietà." (Curzio Malaparte)

F.P. 05/04/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 74'15")