Regia di John Badham vedi scheda film
"Corto Cicuito" è una leggerissima fiaba moderna concepita dopo la distribuzione, da parte degli stessi produttori, di un video educativo sui robot. Ispirandosi a R2-D2 et simila, gli artisti Syd Mead ed Eric Allard hanno realizzato il design accattivante di “Numero 5”, una versione meccanica di "E.T.", affiancandone un'arzilla musica tecnologica e delle scariche pirotecniche divertenti; il risultato purtroppo non è eccezionale, ancorché si faccia apprezzare per la genuinità e la simpatia. Il film, in sostanza, si presenta come una commedia su ciò che accade quando un “automa” progettato per sostituire un soldato delle forze speciali viene colpito da un fulmine e inizia a credere che sia un'entità vivente. "Short Circuit" non ha molta profondità di scrittura e la trama segue un profilo strutturale basilare. Steve Guttenberg, Fisher Stevens e Ally Sheedy (Newton Crosby, Ben Jabituya e Stephanie Speck), nei panni degli impavidi crociati che dovranno salvare questo miracolo artificiale dalle grinfie dei soliti politici e alti ufficiali che vogliono fare a pezzi la macchina parlante a causa della sua natura “umana”, sono comunque delle figure amene (facile sospendere l'incredulità e accettare che in “Number 5” ci sia realmente un’anima), sebbene non abbiano parecchio spessore e diverse parti del racconto si palesino piatte e tratteggiate in maniera abbastanza insulsa (come la parentesi sentimentale con il fidanzato di Stephanie). "Corto Cicuito" è scontato, ma anche garbato e spassoso.
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