Regia di Stephen Sommers vedi scheda film
Nella città tutta d’oro sepolta sotto le rovine di Hamunaptra (l’egizia Città dei Morti), Rick, un giovane legionario che ha più energia comica ma un po’ meno ironia di Indiana Jones, Evelyn, una bellezza polposa che ha sostituito una rigida tenuta da bibliotecaria con un décolleté da sciantosa e Jonathan, il fratello di lei, molto britannico e molto sornione, si scontrano con tutte le forze del male evocate dal furore e dal desiderio di Imhotep, antico sacerdote maledetto riportato in vita dopo 3700 anni, deciso a resuscitare il suo amore utilizzando il corpo di Evelyn. Le bibliche piaghe d’Egitto e torme di topi, sciami di scarabei capaci di divorare in pochi secondi un uomo dall’interno e una squadra di soldatini indistruttibili che paiono usciti dritti da “L’armata delle tenebre” di Sam Raimi, tutti si intrecciano voraci e tenaci, mossi dalla maschera ghignante della Mummia che si sta lentamente ricomponendo. Più avventura che horror, più sorrisi che brividi, con tanti ammiccamenti, non solo alla saga di Spielberg e a Raimi, ma anche alle avventure esotiche cinematografiche degli anni ’30, al dinamismo di Errol Flynn. Con humour, a rotta di collo, sempre tallonati dal passo pesante della Mummia.
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