Regia di Egidio Eronico vedi scheda film
Nella cantina di un casolare sperduto, un uomo tiene segregata una giovane donna ormai da quasi un anno. Seguendo il rituale di ogni sequestro di persona, le loro giornate procedono uguali a se stesse, scandite come sono dai soli pasti giornalieri oltre che dai secchi scatti della serratura della cantina-prigione. Il guardiano accudisce la sua prigioniera con dedizione, dando l’impressione con i suoi ritmi ossessivamente lenti e la maniacale predisposizione all’ordine e alla pulizia, di voler in qualche modo arginare gli attacchi isterici della ragazza, evitando così di farsi contagiare dalla sua instabilità mentale. La parte finale è meglio non svelarla: è l’unica nota “sorprendente” di un film - scritto da Nicola Molino in complicità con il regista Eronico - che punterebbe in alto (\\\\
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta