Trama
Nella cantina di un casolare sperduto, un uomo tiene segregata una giovane donna da quasi un anno. Le giornate procedono scandite dai pasti giornalieri e dai secchi scatti della serratura. Il guardiano accudisce la sua prigioniera con dedizione, dando l'impressione con i suoi ritmi lenti e la maniacale predisposizione all'ordine, di voler in qualche modo arginare gli attacchi isterici della ragazza, evitando di farsi contagiare dalla sua instabilità mentale.
Note
La parte finale è meglio non svelarla: è l'unica nota "sorprendente" di un film - scritto dal regista insieme a Nicola Molino - che punterebbe in alto ("un'analisi minuziosa di stampo bressoniano..."), ma che non riesce a costruire l'ambito rigore se non con scontati e lunghi silenzi. Piuttosto, una messa in scena teatrale dove comunque non emergono i lati più oscuri dei personaggi, cucita su misura degli attori. José Quaglio è televisivamente bravo; Chiara Muti, dignitosamente acerba.
Recensioni
Nella cantina di un casolare sperduto, un uomo tiene segregata una giovane donna ormai da quasi un anno. Seguendo il rituale di ogni sequestro di persona, le loro giornate procedono uguali a se stesse, scandite come sono dai soli pasti giornalieri oltre che dai secchi scatti della serratura della cantina-prigione. Il guardiano accudisce la sua prigioniera con dedizione, dando l’impressione… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Guardare, osservare, custodire: la missione affidataCi da 6000 anni, dall'avvento delle prime civiltà storiche. Giungemmo anche a questo luogo virtuale che voi chiamate sito; su di esso ci soffermeremo per osservare,…
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Nella cantina di un casolare sperduto, un uomo tiene segregata una giovane donna ormai da quasi un anno. Seguendo il rituale di ogni sequestro di persona, le loro giornate procedono uguali a se stesse, scandite come sono dai soli pasti giornalieri oltre che dai secchi scatti della serratura della cantina-prigione. Il guardiano accudisce la sua prigioniera con dedizione, dando l’impressione…
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