Regia di Oliver Park, Jason Bognacki, A.J. Briones, Joshua Long, Sergio Morcillo, Adam O'Brien, Luciano Onetti, Nicolás Onetti, Pablo S. Pastor, Matthew Richards vedi scheda film
Instant cult! Antologico di altissima qualità che offre ben nove racconti del brivido, tenuti assieme da una splendida cornice. Produzione tra Argentina, Nuova Zelanda e Regno Unito, voluta e realizzata dai fratelli Onetti (già autori di interessanti gialli e horror dedicati al cinema italiano Anni '70). Un gioiello da non perdere!
All'interno di una stazione radio il deejay Rod Wilson (James Wright), interagendo con gli ascoltatori, racconta alcune storie macabre, dando spazio anche a quelle del pubblico. Tra una telefonata e l'altra, vengono rivelate terrificanti vicende, che riguardano: un villaggio australiano testimone della "spaventosa" preparazione del cadavere di una bambina defunta; una ballerina ossessionata da un demone persecutore; una donna che riprende i sensi in un bosco, scoprendo di essere inseguita da un cacciatore impazzito; una ragazza che, rientrata a casa a tarda notte, percepisce strane presenze all'interno dell'abitazione; un barbiere in disaccordo con la sua migliore cliente, intenzionato a proporre un tipo di extension non proprio ortodosso; il supervisore di un carcere, al suo mandato in una nuova struttura, con una personale concezione della giustizia che arriva a suggerire un sistema, decisamente drastico, di "macellazione" dei criminali che si sono macchiati dei più terribili delitti.
Elenco cronologico degli episodi
Nightmare radio - regia di Nicolás e Luciano Onetti (****)
Durante la tasmissione radiofonica Rod Wilson segue uno strano film in televisione, protagonista una bambina ossessionata da un killer, con parodistico trucco da clown, che ha ucciso la madre. Tra una storia e l'altra, Wilson riceve una telefonata d'aiuto: la voce è quella della bambina vista in TV, e chiede soccorso in via Beagle avenue, 401. Proprio l'indirizzo della stazione radio.
In the dark, dark woods - regia di Jason Bognacki (***1/2)
Macabra favola di una ragazza che torna dal mondo dei morti.
Post mortem - regia di Joshua Long (*****)
L'usanza di applicare due monete sugli occhi dei trapassati, in vigore in tutto il mondo sin da tempi antichi, è collegata al mito di Caronte, psicopompo delle anime dei defunti. In passato si riteneva che, tale apposizione sui bulbi oculari dei cadaveri, sarebbe servita a compensare il traghettatore durante il trasporto attraverso l'Ade. Da questa considerazione, Wilson racconta una storia ambientata sul finire del XIX° Secolo, quella della sventurata Mary, deceduta a soli otto anni a seguito di una caduta da cavallo. Tocca a una piccola fanciulla coetanea di Mary e cresciuta in una funeral house, mettere in posa il piccolo e inerte corpicino, al fine di poter scattare una "graziosa" foto ricordo per i familiari.
A little of the top - regia di Adam O'Brian (***)
Quando una radio ascoltatrice racconta la leggenda urbana di una donna che, per vanità, ha inserito la testa nel forno a microonde pensando all'acconciatura dei capelli (ma non all'esito del gesto), il Dj descrive il Sylvio's saloon: locale di acconciature, all'interno del quale il titolare esegue un particolare trattamento di "extension" alla sua cliente favorita, forte della nozione scientifica che "i capelli umani possono sopportare 10 tonnellate di pressione"...
The disappearance of Willie Bingham - regia di Matthew Richards (**1/2)
Willie Bingham, trentottenne in carcere dopo essere stato incolpato dell'omicidio e stupro di una studentessa, è il candidato di una rivoluzionaria forma di punizione educativa. Viene gradualmente privato di parti del corpo (braccia, gambe, orecchie, naso e lingua) di fronte ai parenti (padre e due figlie) della vittima. Durante il lungo percorso di amputazione, lentamente diluito nel tempo, viene ospitato in varie scuole, come valido esempio di quello che può accadere ad un assassino.
Drops - regia di Sergio Morcillo (**)
La ballerina Melissa, di rientro a casa dopo l'usuale lezione di ballo, viene perseguitata da un demone.
The smiling man - regia di A. J. Briones (***)
"I mostri peggiori si nascondono sotto la pelle dei propri cari". Parole di Marta, rimasta orfana dei genitori a quattordici anni. Quando, sola in casa, avverte una spettrale presenza, Marta può solo sperare sull'aiuto di Louis, il suo fidanzato. O forse no?
Into the mood - regia di Pablos Pastor (*****)
"Nella foresta nessuno può sentirti urlare", pensa un cacciatore sulle orme di una bellissima ragazza che ha ripreso i sensi completamente nuda, e infangata, in mezzo a un bosco. La bionda bellezza fa appena in tempo ad aprire gli occhi, solo per rendersi conto che sta per essere inserita in un "body bag". Approfittando di un attimo di distrazione del cacciatore, fugge verso un lago, inseguita dall'uomo armato di fucile.
Vicious - regia di Oliver Park (***1/2)
Lydia rientra, in piena notte, nell'appartamento che condivide con la sorella. E' inquieta, turbata e quando decide di andare a letto, viene sempre più spaventata da indefinibili visioni di ombre antropomorfe, che sembrano comparire dagli angoli, dagli armadi, dietro le porte...
Incredibile collettivo, molto ben realizzato, frutto di una coproduzione (in parte sostenuta con il metodo del crowdfunding) tra Argentina, Nuova Zelanda e Regno Unito, tenuto assieme da una spledida cornice che di fatto è l'episodio "portante", in tutti i sensi. Sia perchè funziona da contenitore degli altri 7 segmenti (il prologo In the dark, dark woods ha funzione meramente estetica, senza rientrare pienamente nell'antologia); sia perché opera in regia dei sempre più sorprendenti fratelli Onetti. A loro si deve infatti il progetto (oltre alle musiche) che mette assieme tutti i cortometraggi. Chi ci segue su Film TV, avrà senz'altro avuto modo di leggere qualcosa sugli interessanti precedenti dei due fratelli argentini, autori dei migliori thriller e horror citazionisti degli ultimi anni, ispirati in buona parte al cinema italiano Anni '70, e a Dario Argento in particolare (Sonno profondo, Francesca, What the water left behind, Abrakadabra).
Con A night of horror: nightmare radio, gli Onetti tentano una nuova strada, abbandonando le rivisitazioni di classici per affrontare un originale horror ad episodi, sulla falsariga di recenti titoli tipo il quasi omonimo A night of horror Vol. 1, e gli altrettanto riusciti The theatre bizzarre e Nightmare cinema. Quattro film che riportano, intelligentemente, ad alti livelli il genere horror. Ovviamente, trattandosi in questo caso di ben nove episodi, la qualità subisce variazioni, senza però mai scendere (solo nel caso di Drops, il peggior segmento) sotto un buon livello. La scelta di dedicare ad ogni singola storia tra i 10 e i 15 minuti si rivela vincente, permettendo di assemblare un omnibus del terrore che spazia da tematiche sovrannaturali a quelle più realistiche.
Un'abbuffata di brividi di alta qualità, che fanno sembrare - caso rarissimo - i 100 minuti spesi nella visione come se fossero soltanto dieci. Si spera davvero che A night of horror: nightmare radio possa trovare una giusta distribuzione anche nelle nostre sale cinematografiche.
"Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata." (Lucio Anneo Seneca)
F.P. 25/03/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 104'36" / Data del rilascio in Nuova Zelanda: 09/04/2020)
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