Roberto, il maestro di un asilo, sceglie di coinvolgere i suoi piccolissimi allievi cercando di essere il più possibile come loro. Tra lui e i bambini nasce una simbiosi che continua anche fuori dalle mura dell'istituto, per esempio al mare, in vacanza. Ma non tutti condividono il suo metodo.
Note
Ferreri e Benigni, un'accoppiata fantastica. Il regista sceglie l'attore per recuperare l'innocenza fanciullesca che un mondo alienato sta uccidendo. Il toscanaccio recita sotto le righe come raramente gli è capitato di fare, e conferisce al maestrino un carattere unico, una purezza che stride con l'arroganza degli adulti.
L'ho trovato un film spoglio, senza ritmo e alla lunga noioso. Le uniche cose che ci vien da chiedere sono "ma Benigni protagonista di un film simile vale?" e "Poteva essere migliorato?". Alla prima rispondo "nì", alla seconda "Eccome!". Colpo basso per Benigni che, nonostante sia riuscito a metà con il personaggio, regala almeno qualche risata.
Roberto viene assegnato a fare il maestro in un asilo della periferia bolognese, e già dal primo incontro a sorpresa con i bambini, è chiaro che il suo metodo di insegnamento è destinato a rivelarsi dirompente e fuori dagli abituali schemi, anche già solo per il fatto di essere un uomo, contrariamente a quanto succede abitualmente.
Il ragazzo riesce a farsi… leggi tutto
Una specie di "vacanza" nel cine-percorso di Ferreri. Quasi un'opera sperimentale, semi-improvvisata, che affronta di striscio le tematiche care al regista milanese. Non mancano i momenti di selvaggia e accorata poesia visiva (l'acquario coi girini sovrapposto ai bimbi dell'asilo), ma il film gira a vuoto e risulta complessivamente irrisolto. Colpa di una sceneggiatura ondivaga e sfocata: gli… leggi tutto
Sfocato e caotico come la tradizione ferreriana di quel periodo impone, il film assume leggerezza grazie alla buona interpretazione di Benigni, per una volta personaggio e non macchietta. La storia è blanda, ma la materia di discussione sociale che viene tirata in ballo è comunque (anche qui: come al solito) tanta, dal femminismo all'infanzia, dal rapporto di coppia all'impegno politico.… leggi tutto
Roberto viene assegnato a fare il maestro in un asilo della periferia bolognese, e già dal primo incontro a sorpresa con i bambini, è chiaro che il suo metodo di insegnamento è destinato a rivelarsi dirompente e fuori dagli abituali schemi, anche già solo per il fatto di essere un uomo, contrariamente a quanto succede abitualmente.
Il ragazzo riesce a farsi…
Critica solitamente bonaria e poco corrosiva per questo film. Forse, a distanza di 40 anni, caduto il muro di Berlino, oggi si puó osare qualcosina in piú. Film immerso in velleità libertarie anni "70. Mostra un improbabile, e a tratti patetico, Benigni, maestro di scuola, un po' surreale che sembra incarnare una sorta di padre spirituale di Bibbiano ante litteram,…
Questo post è dedicato a Roberto Benigni. Ringrazio in primis tutti coloro che leggeranno questo lungo, lunghissimo articolo. Buona lettura! Ma chi… segue
La misura giusta per leggere e interpretare CHIEDO ASILO resta la sperimentazione. Il taglio documentaristico impresso da Marco Ferreri è tangibile fin dal primo fotogramma, un taglio dal volto umano a cui lui sa dare un’anima e diversi tocchi di poesia e tenerezza che arrivano al cuore. Roberto deve prendere servizio in una scuola materna di Bologna: “Esperimenti sulla…
La quasi improbabile accoppiata Ferreri-Benigni sfornano un film sul mondo dei bambini dove lo stesso Benigni si cala a modo suo.Ma alla lunga il film risulta noioso e troppo lungo.Senza cercare approfondimenti di discussione direi di soprassedere e cercare altri film di Ferreri sicuramente piu' interessanti.
Ferreri mette da parte momentaneamente il gusto grottesco della provocazione e gira un film delicato incentrato sul mondo irrazionale e ingenuo dei bambini. A proprio agio Benigni che riesce a scatenare la propria vena ironica anche se spesso sopra le righe.
Voto 6,5.
"La scuola è il luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica". E' l'istituzione sociale responsabile dell'istruzione e dell'educazione…
Poco chiaro il messaggio, come in tutti i film di Ferreri, che forse ci marcia a far finta di dire qualcosa di molto amaro ma confuso e incoerente; anche se qualche volta lo dice bene. Quando attenua, come qui, il gusto cinico per le esagerazioni grottesche dà meno fastidio ma poco altro di un suo presunto pensiero. Ex contestatore estremista noto alla polizia, il maestro d'asilo Roberto…
E' un film insolito per chi non conosce Ferreri, un regista italiano con uno stile molto personale che ama utilizzare l'attore a tutto tondo senza imbeccargli le battute ma lasciandogli tutto lo spazio che vuole per far emergere il personaggio. E in questo film questo suo lavoro di scavo sui personaggi e sulle scene, con Benigni e Monni e i tanti bambini protagonisti gli è venuto davvero…
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Commenti (6) vedi tutti
Un capolavoro d'intelligenza ricco di poesia.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiL'ho trovato un film spoglio, senza ritmo e alla lunga noioso. Le uniche cose che ci vien da chiedere sono "ma Benigni protagonista di un film simile vale?" e "Poteva essere migliorato?". Alla prima rispondo "nì", alla seconda "Eccome!". Colpo basso per Benigni che, nonostante sia riuscito a metà con il personaggio, regala almeno qualche risata.
commento di AndrewTelevision01Benigni, grazie a Ferreri, ai massimi livelli..altro che La vita è bella...
commento di giovenostaMolto poetico e tutt'altro che semplice. Da vedere.
commento di saturaTutta la simpatia la genuinita e la spontaneità dei bambini,Benigni è bravo, ma sto film è noioso.
commento di wang yuUn Benigni prima maniera da vedere
commento di antonio de curtis