Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Un superstizioso, con già undici figli a carico, attende il dodicesimo: quando nascono due gemelli, ne affida uno all’orfanotrofio per evitare di averne tredici; anni dopo l’ex trovatello, che lavora al banco del lotto ed è estremamente timido, incrocia per caso il fratello, portiere di calcio e donnaiolo. Commediola degli equivoci bonaria, molto grezza e poco divertente, basata su un meccanismo ampiamente sfruttato dal teatro (Menaechmi di Plauto, La commedia degli errori di Shakespeare). Si risolve per lo più in entrate e uscite da vari ambienti (la casa di una delle amanti del donnaiolo, le stanze di un albergo, uno spogliatoio) improbabilmente sincronizzate per evitare la presenza simultanea in scena dei due; anche l’espediente di marcare con il gesso una X sulla giacca di uno dei due si ritorce contro chi l’ha ideato. Walter Chiari come romano è totalmente implausibile. Yvonne Sanson interpreta sé stessa, reduce dal successo di Catene (esplicitamente citato) e impegnata nello spot pubblicitario di un orologio; compaiono anche alcuni veri giocatori della Juventus, complice il fatto che il film è stato finanziato dagli Agnelli.
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