Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Due episodi sulla crudeltà della donna. Bolognini dirige con discreta fantasia, puntando sui personaggi bizzarri che costellano l'intero lavoro, ed ha a disposizione due buoni interpreti: il sempre bravo Caprioli e la Milo (a suo agio nel ruolo di donnina infantile), all'apice della popolarità e reduce dai successi di 8 e 1/2 e La visita di Pietrangeli (1963 entrambi). Il secondo episodio è quello meglio riuscito, nonchè il più compiuto, grazie anche ai due attori ed alle musiche di Piccioni (nel primo sono di Rustichelli); le due sceneggiature sono di Benvenuti e De Bernardi, aiutati nella prima da Parise e nella seconda da Guerra e Salvioni. Sigla di apertura animata da Pino Zac. Un prodotto tipico di quegli anni, ma scarsamente incisivo. Particina per Tinto Brass (nella seconda parte). 5/10.
Due episodi. Un nano del circo ama una nana collega, ma di mezzo c'è la moglie di lui: l'ingombrante donna cannone. Una donna infantile vuole ridurre il marito ad un bambino: cerca di gambizzarlo segandogli un piolo della scala. Ma l'uomo muore. Lei però ci riprova con un secondo marito.
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