Regia di Frank Red (Marcello Ciorciolini) vedi scheda film
Un agente segreto viene messo alle calcagna di una principessa persiana per farle da scorta. Naturalmente l’attentato nei confronti della ragazza non tarda ad arrivare.
James Bond era un’altra cosa, d’accordo. Ma anche le imitazioni di James Bond, in effetti, avevano più argomenti e più fascino rispetto a questo blando scimmiottamento palesemente alimentare licenziato da un regista quantomeno modesto come Marcello Ciorciolini – alias Frank Red, qui – e che mescola in dosi molto, molto limitate azione e intrigo (e ambientazioni esotiche, che comunque non guastano per il genere) in una storia che predilige in maniera sensibile i riflessi rosa a quelli avventurosi, e che del resto già i titoli di coda dichiarano tratta “dal fotoromanzo Tom Dollar di Al Petre pubblicato su Bolero Film” (!). Un pasticcio senza capo, né coda, con una manciata di interpreti magari non eccelsi, ma degni di nota (Maurice Poli, Erika Blanc, Franco Ressel, Giorgia Moll e Jacques Herlin sono impiegati nei ruoli centrali della pellicola) e una sceneggiatura di scarso rilievo firmata da Pierre Devries e, attenzione attenzione, John Connery – chiunque egli sia: nessuna sorpresa se questa rimarrà l’unica incursione di Ciorciolini nello spy movie. Anzi, il regista subito di seguito incontrerà Ciccio e Franco ne I barbieri di Sicilia (1967) e li dirigerà in un’altra manciata di lavori indubbiamente più consoni alle sue capacità – ed è una mera constatazione, tutt’altro che una critica data l’unicità della coppia sicula e dei suoi film: poveri, sconclusionati ed esilaranti. Coproduzione fra Italia e Francia, Tom Dollar non è un’opera memorabile neppure all’interno del filone di appartenenza; poteva attirare qualche fetta di pubblico all’epoca della sua uscita, ma oggi rimane interessante solo per appassionati del cinema povero nostrano e generici completisti. 2/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta