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The Blonde

Regia di Elliot Lewis, Harry Lewis vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Blonde

di undying
4 stelle

Traendo spunto dal mito erotico di Marilyn Monroe, i fratelli Lewis girano un film interpretato in doppio ruolo dalla sempre splendida Annette Haven. Il buon soggetto, con addirittura tema metacinematografico, confluisce in un lungometraggio dall'esito mediocre, a causa di speculazioni produttive che limitano all'essenziale le riprese.

 

locandina

The Blonde (1981): locandina

 

Anni dopo la scomparsa (per suicidio) della celebre regina bionda di Hollywood - l'attrice Valerie Vincent (Annette Haven) -  Angela (sempre la Haven) si trova ad interpretare un film biografico sulla star. La troupe si trasferisce a girare nell'hotel presso il quale Valerie viveva, ma la presenza del suo fantasma si manifesta più volte ad Angela, spaventandola a morte.

 

Ovviamente la bionda attrice, deceduta dopo essersi tolto la vita e al centro di un film da girare nell'hotel dove ha vissuto per un certo periodo, è una non troppo velata figura modellata sul mito sexy di Marilyn Monroe, intramontabile allora come ora. Qui però i fratelli Lewis (Elliot e Harry), pur avendo a disposizione Annette Haven, inarrivabile star delle luci rosse dell'epoca che si moltiplica per sdoppiamento del ruolo, girano un film mediocre, tradendo le forti potenzialità di un soggetto interessante. Cominciano male, proponendo un filmato "d'epoca" (riferito agli Anni '60) nel quale Valerie interpreta un hard, coinvolta da due sconosciuti e proseguono peggio, girando scene senza curare troppo il set (luci e fotografia sono il punto debole). Senza mai decidere che registro seguire (horror o commedia), i Lewis arrivano a proporre il fantasma dell'attrice solo a tre quarti del film. Le sue apparizioni (così come le scomparse) sono frutto di bruschi stacchi di ripresa e in genere regna per tutto il film un'atmosfera di precarietà, dovuta in buona parte al fatto che i due registi derivano dall'ambiente produttivo, riflettendo tale mentalità pienamente su un lavoro a budget inesistente, come dimostra un finale sospeso: tutta la storia ruota attorno ad una importante cena in presenza del regista, appuntamento decisivo per Angela al fine di essere poi scelta a interpretare la parte; The blonde si chiude con un primo piano del viso della Haven, senza titoli di coda e nemmeno la scritta "the end", lasciando in incognito l'esito dell'incontro. Sembra quasi che i fratelli Lewis abbiano terminato la pellicola, non avendo avuto più possibilità di girare. Tanti i difetti, soprattutto nell'edizione italiana che offre un doppiaggio davvero mediocre, ma si tratta pur sempre di un titolo che propone una dolce e bellissima Annette Haven, attrice che avrebbe benissimo potuto interpretare anche film ordinari, in un (doppio) ruolo principale. 

 

"Ho eretto un monumento più duraturo del bronzo e più alto delle regali piramidi, che né la pioggia corrosiva né il vento impetuoso potranno distruggere, né l’innumerevole serie degli anni e lo scorrere veloce del tempo. Non morrò completamente, e la gran parte di me sfuggirà alla tomba." (Orazio)

 

Tributo ad Annette Haven

 

F.P. 20/03/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 70'44")

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