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Centerspread Girls

Regia di Gary Graver vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Centerspread Girls

di undying
6 stelle

Gary Graver, regista di certo talento ingaggiato anche su set regolari per le sue qualità di tecnico della fotografia e operatore alla macchina, realizza una commedia hard superiore alla media delle simili produzioni. Una storia tutto sommato interessante, ben recitata e ancora oggi di buon impatto visivo.

 

locandina

Centerspread Girls (1983): locandina

 

Il comitato dell'associazione "The Morality Over Madness" (M.O.M.), si accanisce contro la rivista Panther, diretta da Sue Forbes (Georgina Spelvin), puntando all'aiuto del magistrato Hammer (Richard Bolla) affinché possa ottenere, legalmente, la chiusura della pubblicazione. La reazione di Sue non si fa attendere: ingaggia un gruppo di ragazze, professioniste, per sedurre i componenti del M.O.M. e ottenere materiale video da utilizzare in sua difesa.

 

"C'è calore abbastanza qui dentro, da riuscire a far venire gli eunuchi, e fare ballare le suore del refettorio." (Sue Forbes in riunione con le modelle della rivista)

 

Commedia hard, opera di Gary Graver (nascosto dietro pseudonimo di Robert McCallum), insolitamente ben girata. Luci, fotografia e persino interpretazioni sopra la media (soprattutto emergono Richard Bolla, Annette Haven e Veronica Hart), ne fanno un titolo tra i più interessanti realizzati sul finire della Golden age of porn. Non manca una sottile polemica contro i movimenti moralistici, all'epoca in pieno fermento contro l'industria dell'hard, qui messi alla berlina con l'entrata in scena del M.O.M. E che due dei loro iscritti siano interpretati da Paul Thomas ed Eric Edwards è appunto un divertente injoke, accostabile alle battute della Haven (qui nei panni dell'attrice Beverly, incaricata di corrompere Lyndon/Eric Edwards) su un impossibile futuro, per lei, come pornostar. La versione italiana, una volta tanto, propone un ottimo doppiaggio anche se, e non se ne capisce il motivo, rinomina la rivista Panther come... Cita (?). Il fatto che Centerspread girl si distingua da molti altri titoli del periodo va pienamente attribuito a Gary Graver (1938 - 2006), regista che ha da sempre alternato cinema regolare a quello per adulti e che, in qualità di operatore e tecnico della fotografia, per le sue non comuni capacità è stato chiamato a collaborare con Al Adamson e a dare il suo contributo su set molto più importanti, per conto di nomi tipo Orson Welles (F for fake, 1973) o il Richie di Happy days, Ron Howard (Gran theft auto, 1977). Tra i suoi film "regolari" spiccano gli l'horror The attic (Terrore in cima alle scale, interpretato da Ray Milland, 1980), Trick or treats (1982), Moon in Scorpio (La crociera della morte, 1987), Evil spirits (1990) e Roots of evil (Le radici del male, 1992). Mentre, nonostante delle sue 144 regie la maggior parte siano a carattere pornografico, per un curioso scherzo del destino chiuderà la carriera con un film dedicato a tutta la famiglia, protagonista una ragazzina tredicenne, dal titolo Il mio piccolo angelo (Angel in training, 1999).

 

"Se dovessi scrivere un libro di morale, vorrei fosse di cento pagine. Novantanove di esse dovrebbero essere bianche. Sull’ultima pagina poi scriverei: conosco solo una legge, quella dell’amore." (Albert Camus)

 

21/03/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 85')

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