Il padre spirituale degli svogliati programmatori di computer della Initech è Milton. Lenti da miope, obeso, timido, frustrato, camicia sudicia e sgualcita, schiacciato tra i pannelli dell'open space e accerchiato dagli scatoloni è stato confinato negli scantinati dell'ufficio. Al buio. È stato licenziato da molti anni, ma nessuno lo ha avvertito e continua a ricevere regolarmente lo stipendio.
Note
Il personaggio principale di questo film è stato protagonista di un corto di animazione realizzato da Mike Judge nel 1991, prima che il regista creasse Beavis e Butt-Head (noti agli spettatori di Mtv). Intorno a questi eredi telematici dell'indimenticabile Bristow, il regista ha costruito questo lungometraggio con attori. I personaggi, le situazioni, le battute, le gag conservano la scansione spazio-temporale dei cartoon. Le beghe, le ansie e le fisionomie dell'universo impiegatizio sono disegnate con una gradevole e trattenuta vena grottesca.
UNA SATIRA GROTTESCA MA BEN FATTA.CON ATTORI IN PARTE ED UNA SCNENEGGIATURA BEN SCRITTA.QUELLO CHE FORSE GLI MANCA E' UNA REGIA PIU' PRESENTE E MENO ASCIUTTA.COMUNQUE VALE LA PENA VEDERLO.
L’incipit è folgorante. Peter Gibbons, impiegato svogliato alla Initech, è in coda per recarsi in ufficio. Nella corsia di fianco alla sua la colonna delle auto procede spedita. Cambio rapido di corsia e, ovviamente, la coda si ferma: a lato, invece, dove si trovava prima, le auto hanno ripreso a muoversi. Di nuovo cambio di corsia e di nuovo fermo. Dal finestrino vede un… leggi tutto
Commedia esile esile senza tante pretese. Caratterizzazioni piuttosto banali, alcuni momenti patetici e luoghi comuni a valanga, qualche risatina qua e là, ma nulla di memorabile. Dimenticabile. leggi tutto
Una commedia scontata, il divertimento è annunciato e quasi telefonato, la situazione prevedibile, e quindi tutto diventa un’ordinaria routine. La rivolta dell’ impiegato è attesa, le giustizie di ufficio aspettate, di conseguenza un filmettino quasi televisivo, una Aniston giovanissima, fresca, ma ancora lontana dallo spirito con cui si è proposta dopo, con qualche punto messo a segno.…
L’incipit è folgorante. Peter Gibbons, impiegato svogliato alla Initech, è in coda per recarsi in ufficio. Nella corsia di fianco alla sua la colonna delle auto procede spedita. Cambio rapido di corsia e, ovviamente, la coda si ferma: a lato, invece, dove si trovava prima, le auto hanno ripreso a muoversi. Di nuovo cambio di corsia e di nuovo fermo. Dal finestrino vede un…
Satira sul mondo impiegatizio, noioso, ripetitivo, snervante e senza stimoli. Il film al più funziona, con qualche bel momento (vedi la vendetta sulla stampante) e interpreti con le facce giuste. Tra tutti il protagonista Ron Livingston e, soprattutto, Stephen Root (l'esilarante Milton).
Commedia esile esile senza tante pretese. Caratterizzazioni piuttosto banali, alcuni momenti patetici e luoghi comuni a valanga, qualche risatina qua e là, ma nulla di memorabile. Dimenticabile.
Ancora complimenti vivissimi ai titolisti italiani che hanno stravolto per l'ennesima volta il titolo originale:diciamo che l'ufficio è un universo assai fecondo per fare ironia e satireggiare e qui almeno in parte ci si riesce sempre partendo da una storia di nerds o di presunti tali.Certo non fa sempre sbellicare dalle risate,alcuni snodi(per esempio la storia con la Aniston)sono francamente…
Carino, grottesco e satirico quanto basta... non che tutto sia riuscito ma per passare 90 minuti ridendosela della vita d'ufficio è ok; anche se il personaggio,a mio parere più riuscito, è all'infuori del muro lavorativo... il geniale vicino del protagonista, un mito!
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
poche battute, la maggior parte ultra-telefonate. satira completamente innocua. ritmi blandi e para-televisivi. regia inesistente.
commento di giovenostaEsilarante e tragicomica commedia, sorta di potenziale bibbia, manuale e rifugio per tutti i travet del mondo. Stracult!!!
commento di moviemanUNA SATIRA GROTTESCA MA BEN FATTA.CON ATTORI IN PARTE ED UNA SCNENEGGIATURA BEN SCRITTA.QUELLO CHE FORSE GLI MANCA E' UNA REGIA PIU' PRESENTE E MENO ASCIUTTA.COMUNQUE VALE LA PENA VEDERLO.
commento di superficie 213