Regia di Egor Abramenko vedi scheda film
Ciò che propone “Sputnik” è un’ennesima variazione dello stesso canovaccio di sempre (“Alien”), dai toni tediosamente cupi e seriosi. Un B movie che ambisce ad essere psicologicamente sofisticato e a confrontarsi con la Storia, ma risulta solo pesante e fa rimpiangere “robette” come “Life” di Daniel Espinosa quando non addirittura “Contamination” di Luigi Cozzi. Ci sono ancora i cattivi più cattivi dell’alieno minaccioso e sanguinario, così come lo splatter addomesticato, ma il tutto condito da un ritmo flemmatico che rema contro il coinvolgimento spurio. Ai fan della fantascienza horror duri e incalliti può comunque piacere.
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