TRIESTE SCIENCE + FICTION FESTIVAL 2020
Gli abitanti di un piccolo centro rurale irlandese conosciuto come Six Mile Hill, da tempo ormai usano come tentativo di attrazione turistica che renda il loro villaggio più interessante e ricettivo, la leggenda di un antico demone vampiro assetato di sangue, che avrebbe abitato quelle lande desolate nella notte dei tempi, seminando terrore e morte per dissanguamento tra la popolazione.
Una sinistra lapide di pietre smosse ed irregolari, segnata dal tempo e dalle intemperie, ne testimonierebbe l'antica presenza ma soprattutto ne avrebbe suggellato la fine definitiva, almeno fino al momento.
Infatti una squadra maldestra di operai capitanata da un padre ed un figlio in completo disaccordo reciproco su tutto, finisce per risvegliare involontariamente il demone a seguito di un banale quanto efferato incidente occorso ad uno di loro.
Circostanza che costringe i due parenti a mettere da parte i dissidi per unirsi insieme al resto della squadra, nel tentativo, arduo ed impari, di fermare quella potente forza del male che, risvegliatasi da un torpore secolare, ha ora bisogno di recuperare le forze ai danni di qualsiasi essere vivente dotato di circolazione sanguigna, con una particolare predilezione per il genere umano.
Passato dal Festival del Cinema Fantastico di Sitges, Boys from County Hell è una simpatica ed effervescente commedia nera a sottofondo horror (non foss'altro per la tematica vampiresca), che forse ambirebbe a ritornare in argomento - almeno a livello di ambientazione - sui dintorni rimasti indelebili del Lupo mannaro di John Landis.
Purtroppo il confronto non regge, né a livello di suspence, né tantomeno di completa efficacia di humor nero, ma il piccolo film, opera terza di Chris Baugh, si lascia guardare grazie al buon ritmo che la storia riesca a mantenere, ed alla simpatia del gruppetto coeso di attori coinvolti, nessuno tra i quali particolarmente noto a parte il mitico John Lynch, qui più coriaceo che mai, ma di fatto valido ed efficace.
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